martedì 30 ottobre 2012

Sulla DISLESSIA

DISLESSIA, IDO: MODA DELLE EPIDEMIE, LE CIFRE CALERANNO
CASTELBIANCO: "OTTO ANNI FA RIGUARDO' L'ADHD, OGGI I DSA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 30 ott. - "Creare allarmi ingiustificati in Italia a volte e' una moda. Otto anni fa riguardo' la sindrome da iperattivita', Adhd, oggi invece siamo di fronte a una nuova epidemia: la dislessia". Ad affermarlo e' il direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), Federico Bianchi di Castelbianco, che al XV convegno nazionale, in programma sabato 10 novembre a Roma e dedicato al tema dei Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa) e del ruolo della scuola, parlera' di 'Dislessie', "essendo tante e diverse le cause che possono scatenare una stessa difficolta'".
Nel 2004 si sosteneva che "il 4% della popolazione italiana avesse un problema di Adhd - ha proseguito lo psicoterapeuta - e allora trovammo complicato e poco accettabile il fatto che la diagnosi venisse effettuata tramite questionari da cui poi scaturivano valutazioni che avrebbero portato alla somministrazione di farmaci ai bambini. Fortunatamente, dopo tanti confronti e scontri - ha poi precisato - la percentuale di bambini iperattivi calo' miracolosamente dal 4% all'1%, dato che per l'IdO resta comunque molto improbabile". Secondo Castelbianco "lo stesso accadra' per i dislessici. E anche in questo caso - ha aggiunto - son sicuro che le cifre e le percentuali caleranno notevolmente, almeno dal 10% generico al 2% mirato, se amplieremo la modalita' con cui sviluppare le diagnosi, ma soprattutto se la scuola riprendera' il proprio ruolo pedagogico. Contiamo al piu' presto - ha sottolineato il direttore dell'IdO - sull'abbandono di questa etichetta di malattia ad origine genetica diffusa, che sta causando attualmente e produrra' seri danni anche in futuro per tutte quelle persone che dovranno lottare contro il fantasma di una malattia peraltro mai confermata". Il convegno dell'IdO, in programma a Roma sabato 10 novembre dalle ore 9 alle 18 presso l'Istituto comprensivo Regina Elena in Via Puglie n. 4, "riportera' al centro del dibattito sia le modalita' di approccio terapeutico e diagnostico, che una visione particolareggiata delle problematiche che si celano dietro la dislessia con uno sguardo attento - ha concluso lo psicoterapeuta - sui modelli eziologici che causano questa difficolta'". La giornata sara' strutturata in due momenti: gli interventi della mattina si focalizzeranno sugli aspetti scientifici e clinici sui Dsa, mentre quelli pomeridiani approfondiranno l'importanza del ruolo della scuola negli apprendimenti. Per partecipare al convegno e' necessario accreditarsi scrivendo all'indirizzo email convegno@ortofonologia.it o inviando un fax al numero 06.45.499.549.
(Wel/ Dire)

domenica 5 agosto 2012

Sos sagre e feste paesane estive

Sos sagre e feste paesane estive, lo Sportello dei Diritti chiede che le autorità vigilino sulla vendita di alimenti. Consigli di sicurezza per le sagre alimentari
Agosto è arrivato e con esso una vera e propria prorompente esplosione di sagre e feste paesane su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud nel Paese, che non sono immuni da problemi connessi con la sicurezza dei consumatori sia di natura per così dire salutistica che per il rischio cogente di frodi alimentari.
Non solo la tradizione, che in molte località d’Italia ci consente di assaggiare gli autentici sapori e i prodotti autoctoni, ma troppo spesso si manifesta come una moda dilagante conseguenza di una logica di profitto a discapito della qualità, dello stesso folclore e del gusto e che a tal fine va in danno di quell’italiano su tre che secondo la Coldiretti affolla le vie di paesi e località nostrane alla ricerca di prodotti e cibi tipici del luogo con un occhio di riguardo anche al portafoglio.
Da una parte, vi è quindi l’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, dall'altro la progressiva riduzione della quota di spesa delle famiglie dedicata all'alimentazione.
Ma se i presupposti sono questi, le cronache estive ci rimandano a notizie di segno opposto con epiloghi che appaiono sui giornali tra lamentele e finanche a intossicazioni di massa varie perché troppo spesso gli organizzatori di sagre e feste contadini non solo non utilizzano prodotti locali o tipici o adottano alimenti di scarsa qualità, ma non seguono alla lettera le normative igienico sanitarie che in queste occasioni dovrebbero invece costituire il “vangelo” per chi offre del cibo in quantità elevate e solo per un paio, massimo tre giorni per la durata delle manifestazioni.
Gli esempi sono molteplici: dalla vendita di alimenti provenienti dai normali circuiti commerciali spacciati per prodotti locali provenienti dal "contadino" sino alla più pericolosa messa in commercio di alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione.
Dato che non è semplice individuare quali siano le sagre che offrono alimenti corrispondenti a quelli reclamizzati e date le masse di cittadini che si spostano per le ferie estive anche per degustare i prodotti tradizionali attenti anche ai cordoni del portamonete non resta a Giovanni D’Agata fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che offrire alcuni consigli utili per non essere frodati e per non avere spiacevoli sorprese di natura gastrointestinale, oltreché invitare le autorità di vigilanza alimentare a  partire dalle ASL sino ai Nas dei Carabinieri ad effettuare controlli a tappeto su ogni manifestazione enogastronomica del territorio nazionale.
Come per tutti gli acquisti alimentari occorre pertanto tener presente alcuni indicatori al fine di evitare di acquistare alimenti di scarsa qualità o, nei casi peggiori, addirittura potenzialmente pericolosi per la salute.
Alcuni imprenditori che effettuano la vendita diretta non sono tenuti, in relazione al regime fiscale a cui sono sottoposti, al rilascio dello scontrino fiscale, documento fondamentale per dimostrare l’avvenuto acquisto di un prodotto e risalire alla ragione sociale del venditore.
Nell’avvicinarsi ad un banco di vendita è quindi importante accertarsi della presenza di indicazioni inerenti il venditore: l’esposizione di cartelli riportanti la denominazione d’impresa e la sede legale sono elementi di base che garantiscono al cittadino di sapere da chi acquista.
In alcuni casi i venditori per pubblicizzare il proprio nome mettono a disposizione biglietti da visita che, nel caso di acquisto di prodotti sfusi che non riportano l’etichettatura e in assenza di scontrino fiscale, può essere utile prendere per disporre di un riferimento per eventuali reclami.
Altrettanto importante è valutare le modalità di esposizione degli alimenti: la mancata protezione dalla luce solare diretta e dagli insetti o la presenza di salumi o formaggi conservati fuori da banchi frigoriferi ed esposti a temperature che nel periodo estivo possono superare i 30°C sono da evitare per le possibili alterazioni legate alla denaturazione di alcune sostanze contenute nell’alimento stesso ed allo sviluppo della flora microbica. Sussiste anche per la vendita su aree mercatali l’obbligo di presenza dell’etichettatura: anche per la vendita diretta dal produttore devono essere fornite le indicazioni previste dal D.lgs. n. 109/1992. Prima di acquistare occorrerebbe pertanto verificare la presenza su di un etichetta, su un cartello o su un registro a disposizione del cliente, almeno:
· la denominazione di vendita (di che prodotto si tratta);
· l’elenco degli ingredienti
· se si tratta di prodotti deperibili (es. salumi freschi) le modalità di conservazione.
Se non si rispettano almeno questi requisiti, è utile segnalare all’autorità di vigilanza gli abusi che possono comportare la sospensione immediata della vendita dei prodotti oltreché sanzioni salatissime.

sabato 12 maggio 2012

Minturno(LT),Stefanelli candidato a Sindaco nel Ballottaggio

Stefanelli:
“Sono pronto ad assumermi la responsabilità
di guidare Minturno”

“Sarò il sindaco di tutti, per me amministrare sarà un atto quotidiano di servizio alla mia gente e alla città”. Lo dichiara il candidato a primo cittadino Gerardo Stefanelli.
“È arrivato il momento di voltare pagina con un progetto nuovo, nato dall’entusiasmo della gente. Dimostreremo che anche a Minturno la politica può lavorare nell’interesse generale di tutti: per farlo – spiega – apriremo una stagione di pacificazione, mettendo fine alle battaglie tra interessi di parte, e segnando la nostra azione in discontinuità amministrativa con il passato”.
Un rinnovamento che in caso di vittoria “si rifletterà anche in seno al principale organo collegiale cittadino, con l’ingresso in Consiglio comunale di ben sei esponenti su dieci nuovi alla carica. Inoltre, a garanzia di una costruttiva dialettica tra Amministrazione e territorio, se sarò sindaco saranno eletti rappresentanti per ogni frazione, garantendo che in Consiglio tutti i territori possano avere figure di riferimento, con funzioni consultive e propositive nei confronti del Comune”.  
In risposta alle affermazioni di Graziano circa la riproposizione nello schieramento di Stefanelli “di personaggi dal vecchio passato politico”, lo stesso candidato risponde così: “Sono affermazioni pretestuose, avanzate da chi dimentica di annoverare tra le proprie liste esponenti dell’ultimo ventennio della politica locale, come Ruberto, Colacicco, Zasa, Saltarelli e Izzo”. 
Ribadendo un secco “Niente apparentamenti”, Stefanelli si rivolge ai cittadini: “Possiamo voltare pagina, insieme, con la partecipazione e l’energia di tutte le forze sane che sentono il bisogno di cambiare e far ripartire la città. Occorre l’impegno civico di tutti, di chiunque ha a cuore il destino di Minturno. Ridiamo orgoglio alla nostra terra, facciamo vincere il futuro”.

sabato 7 aprile 2012

Itri(LT),Corso E.C.G. AVANZATO

E.C.G. AVANZATO 
Lo scopo del corso è di fornire al partecipante gli elementi fondamentali per interpretare l'ECG ed a chi già conosce l'elettrocardiografia di base, offrire spunti di approfondimento della materia.
Alla sessione teorica seguono spazi dedicati all’applicazione pratica su tracciati ECG.
Il programma prevede un percorso organico che parte dall’analisi dell'ECG normale fino alla valutazione delle principali alterazioni elettrocardiografiche, e relativo trattamento. 
Target del corso: Alla fine delle ore di formazione il partecipante deve essere a conoscenza dell’elettrofisiologia cardiaca,interpretare le varie derivazioni dell’elettrocardiogramma, saper distinguere una traccia elettrocardiografica fisiologica sinusale dalle principali e più comuni aritmie.
Il corso è finalizzato all’acquisizione di conoscenze avanzate di elettrocardiografia ed allo sviluppo di competenze per saper identificare tempestivamente situazioni critiche ed attivare interventi rapidi e sicuri
Il corso di formazione ha come obiettivi specifici, fare acquisire la capacità di comprendere il significato della traccia elettrocardiografica normale e di interpretare quindi,in termini fisiopatologici le eventuali modificazioni.
Saranno fornite quindi le conoscenze tecniche e pratiche per il riconoscimento dei principali gruppi di patologie cardiovascolari evidenziabili con l’e.c.g. 
Il corso ha inizio alle ore 8.30 e termina alle ore 17,30. 
Il modulo didattico ha una durata di otto ore ( dalle ore 8,30 alle 17,30 ) con mezzora per il la colazione e mezzora per il pranzo. 
Il corso si terrà il giorno 17 Aprile 2012 presso la Sede della Pubblica Assistenza Sud Pontino ubicata in Itri (Lt) in Via Santa Apollonia n°55….il costo del corso è di 35 euro per gli Infermieri e Medici e 25 euro Studenti in Infermieristica. 
N.B. è POSSIBILE PARTECIPARE AL CORSO AVANZATO DOPO AVER FREQUENTATO IL CORSO BASICO 
La quota d’iscrizione può essere bonificata sul c/c avente IBAN N°
IT34 X030 6973 9811 0000 0002 841  …intestato alla Pubblica Assistenza Sud Pontino..…nella causale specificare il Cognome Nome e Qualifica del partecipante 
La quota d’iscrizione comprende: 
1)   8 ore di formazione
2)   Colazione e pranzo
3)   Attestato di partecipazione 
 

Corso OPERATORE TECNICO SUBACQUEO SPECIALIZZATO (vedi tirrenocronaca)

Corso OPERATORE TECNICO SUBACQUEO SPECIALIZZATO

Corsi liberi (autofinanziati) per (http://www.cedifop.it/OTS.htm):
O.T.S. OPERATORE TECNICO SUBACQUEO SPECIALIZZATO
(Valido per l'iscrizione al Registro Sommozzatori presso una Capitaneria di Porto, per il rilascio del Libretto di Ricognizione (ITALIA - D.M. 1979 e DM 1982), con riconoscimento HSE (U.K.) per SCUBA and SURFACE SUPPLIED). 
  • 2° corso 2012 - periodo: settembre/dicembre 2012 (durata 480 ore - 20 posti) Corso aperto a tutti gli interessati (anche lavoratori), a prescindere dalla nazionalità, residenza o stato occupazionale,  in possesso dei requisiti base per l'accesso al corso. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni:    338.3756051 - 338.7386977- 091.426935

domenica 25 marzo 2012

COME CAMBIA LA PESCA IN EUROPA

COME CAMBIA LA PESCA IN EUROPA
A cura del dottor Erminio Di Nora
I governi europei, riuniti nel Consiglio Ue, stanno discutendo una nuova riforma della pesca sulla base di una nuova proposta della Commissione.
L’intervento è ritenuto “urgente” semplicemente perché da anni i pescherecci catturano una quantità di pesce superiore a quella che può essere ricostituita, esaurendo così i singoli stock ittici e mettendo in pericolo l’ecosistema marino. Attualmente, tre specie su quattro sono sovrasfruttate: l’82% degli stock del Mediterraneo e il 63% dell’Atlantico.
Il settore registra pertanto una diminuzione delle catture e ha di fronte un incerto futuro.
L’obiettivo è la sostenibilità delle quote di cattura per specie attribuite ai singoli stati entro il 2015. Questo vuol dire garantire la riproduzione degli stock e cercare di assicurare una redditività di lungo periodo, ovvero arrivare a una gestione accertata dei volumi.
Il primo passo cruciale è il divieto dei rigetti in mare che, si calcola, costituiscono il 23% delle catture totali . Questa pratica verrà eliminata secondo un calendario inequivocabile e con un accompagnamento finanziario. I pescatori avranno l’obbligo di sbarcare tutte le specie commerciali che catturano. I pesci sottotaglia non potranno essere venduti per il consumo umano. Dal 2013 tutto il pescato dovrò essere portato a terra e contato per le quote.
i è responsabile delle ispezioni?
I pescherecci devono essere in grado di fornire una documentazione completa di tutte le attività (trasformazione compresa) in modo da consentire il monitoraggio dell’obbligo di sbarcare tutte le catture, e quindi le catture sono di competenza degli Stati.
Attualmente i «piccoli» privati costituiscono il 77%per numero di imbarcazioni, ma solo l’8% in termini di stazza (dimensione delle navi) e il 32% in termini di potenza motrice. Il resto sono grandi pescherecci.
Dal 2014 si vuole un sistema di quote di cattura trasferibili attribuite alle imbarcazioni oltre i 12 metri. Le concessioni saranno ripartite dalle capitali con «modalità trasparenti» e comuni. Esse daranno diritto una fetta percentuale delle capacità nazionali, una sorta di licenza quantitativa per 15 anni, che gli operatori avranno facoltà di affittare o scambiare a livello nazionale. Si verrà insomma a creare un mercato delle quote a metà fra quello delle licenze dei tassisti e quello dei contratti di sfruttamento delle miniere. Il timore è che i pesci grandi possano mangiare i pesci piccoli.
La situazione in Italia
La nostra pesca è ancora piuttosto artigianale. Questo impedisce di guadagnare sui grandi volumi, come fanno Spagna e Francia, ma consente di puntare sulla qualità. Eppure le cose non vanno bene. Secondo il Wwf, la nostra pesca artigianale va meglio tutelata in quanto impiega il 50% delle braccia italiane; sono circa 14 mila persone con un giro di affari di circa 276 milioni all’anno di ricavi. Il problema è che le risorse hanno subito un declino, il 29% in meno di pescato annuale con una riduzione del reddito del 19%. Infine l’incremento delle spese dei carburanti (18%in sei anni), ha inciso sull’economia della pesca artigianale. Le nuove norme entrano in vigore dopo che il Consiglio (cioè i governi) e il Parlamento Ue si saranno pronunciati. L’attuazione sarà progressiva, secondo un calendario che precisa le varie scadenze. Il termine primo auspicato per l’entrata in vigore delle nuove norme è il gennaio 2013.
L’azione dell’Europa è efficace : il caso degli squali
Proprio in questi giorni il Consiglio ha finalmente messo al bando la pratica di pescare gli squali, tagliar loro la penna (prelibata per molti) e “buttarli” a morire in mare. Sinora c’erano delle esenzioni che hanno portato lo squalo a un passo dall’estinzione. Adesso non sarà più permesso a nessuno.
Detto questo, ci si chiede : come può una Regione prendere impegni in sede comunitaria nei confronti dei pescatori in un periodo così complesso e legato a ristrettezze socio-economiche imposte dalla stessa UE?  Come può farlo un parlamentare europeo? Va bene che siamo in prossimità delle elezioni, ma non possiamo prendere in giro chi vive sul mare e per il mare, spesso in condizioni familiari ed economiche difficili.

sabato 24 marzo 2012

MINTURNO(lt),INIZIATIVE per Minturno

Una Nuova Vita Insieme per Minturno

Tutte le Vite sono tra loro collegate da un unico filo conduttore : l'anima, sorgente di sentimenti  e di emozioni.
Con questo spirito un Comitato Civico Cittadino si è  unito a un'aggregazione di giovani che hanno deciso di ri-generare il  motore che spinge la classe politica minturnese. 
Ognuno farà la sua  parte, progettuale, programmatica, ma soprattutto sociale, diretta a recepire e trasmettere le istanze della gente.
Siamo disponibili e pronti a suggerimenti e confronti con quanti desiderano perseguire un obiettivo comune.
Insieme per dire :
No all'omertà e  No all'indifferenza.

martedì 20 marzo 2012

LO SVILUPPO DEI GAC A MINTURNO

LO SVILUPPO DEI GAC A MINTURNO    -  INDIVIDUAZIONE DI UN MODELLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PER LA GESTIONE INTEGRATA DELL’AMBIENTE E DELLA PESCA

                                                                            a cura del dott. Erminio Di Nora
                                                                                  www.erminiodinora.com
1. Premessa
La fascia costiera riveste un ruolo di estrema importanza per la moltitudine di fenomeni biologici che la caratterizzano e per la pressione antropica a cui è sottoposta, sia direttamente che indirettamente ( fiume Garigliano, scarichi a mare, inquinamento biologico ).
 La crescente antropizzazione delle coste, l’estensione dell’agricoltura e delle zootecnie intensive, il processo di industrializzazione progressiva, il forte sviluppo delle attività turistiche, l'erosione delle coste, l'irrazionale sfruttamento delle risorse, sono tutti processi che alterano l'equilibrio della fascia costiera.
Inoltre l’ambiente costiero riveste una notevole importanza anche dal punto di vista socio-economico e da quello sanitario, in quanto vi si svolgono una gran numero di attività (industria, pesca, acquacoltura, turismo balneare e nautico, portualità, ecc.) che entrano spesso in conflitto tra loro, comportando talora gravi ripercussioni nei settori di volta in volta interessati.
Gestire la fascia costiera, nell'ottica dello sviluppo sostenibile, vuol dire armonizzare l'integrità dell'ecosistema con i processi e le attività economiche che insistono nelle zone marine costiere, e gestire situazioni conflittuali che nascono dalla sovrapposizione di interessi economici ed ecologici con caratteristiche spesso antitetiche.
Ciò richiede un approccio e una formazione multidisciplinare, ma soprattutto un rapporto uomo-mare che trovi il giusto equilibrio tra le diverse esigenze umane e la conservazione ambientale.
Lo sviluppo passa quindi attraverso un coordinamento socio-politico che deve vedere una stretta collaborazione con le Forze di Polizia, e nel caso specifico, affidando il coordinamento, come previsto dalle norme, alla Guardia Costiera, con opere di prevenzione e di educazione ambientale.
Un corretto programma di organizzazione del territorio applica le leggi cardine dell’ecologia moderna e soprattutto realizza il principio della contiguità nel mosaico territoriale di fasce soggette allo sfruttamento delle risorse e di zone coperte da tutela.
Oggi sta crescendo la determinazione che un buon uso di tale spazio vitale non può che discendere da un approccio “integrato”.
L’approccio integrato nella gestione è un tentativo di generare relazioni corrette tra le parti, escludendo quelle attività che causano più danni che reali benefici.
In questo scenario complesso, la pesca, la produzione ittica, il buon mantenimento degli approdi, la garanzia di un punto di attracco sicuro, il pescaturismo e l’ittiturismo, l’utilizzo organico delle aree parco, l’inserimento dei pescatori negli organismi di gestione della costa, la sbrurocratizzazione, giocano un ruolo centrale nell’ambito della fascia costiera, che vanno dal sovrasfruttamento alle modificate condizioni degli ecosistemi costieri.
Nel mondo della pesca va sempre più diffondendosi la consapevolezza che si tratta di un’attività soggetta non solo a regole economiche, ma soprattutto a regole ecologiche e che la prosperità delle imprese dipende dallo “stato di salute” e dalla disponibilità della risorsa.
Questa “regola” oggi viene maggiormente compresa dal mondo della pesca, ma ancora non molto dal “turismo predatorio”.
Una moderna gestione della fascia costiera deve infatti passare attraverso una saggia politica di conservazione delle risorse e del loro ambiente.
La "gestione" della fascia costiera in aree complesse come il Golfo di Gaeta appare un’esigenza sempre più pressante ed impellente; sebbene essa sia da più parti, richiesta ed auspicata, raramente si è provveduto ad attivare azioni concertate mirate ad un razionale utilizzo delle risorse e delle potenzialità della fascia costiera e ad una autoregolamentazione da parte degli operatori del comparto marino.
Una corretta gestione della fascia costiera può essere quindi realizzata solo possedendo il maggior numero di informazioni sulle varie componenti che interagiscono con essa e tra loro, ovvero sulla pesca, sullo stato delle acque, sul grado di antropizzazione della costa, sulla bionomia dei fondali, sulle fonti inquinanti, sulle zone protette, sugli strumenti urbanistici, sull’impatto del turismo e sulla maricoltura eventualmente praticata.
A fronte di questo stato, il presente progetto ha come fine ultimo quello di proporre per un significativo tratto costiero, un sistema di gestione integrato della fascia costiera che possa favorire una razionalizzazione delle attività presenti per renderle compatibili con le esigenze della collettività locale, soprattutto valorizzando il Comune di Minturno e le sue bellezze attraverso il binomio mare-collina, e facendo in modo che coloro i quali desiderano optare per risiedere in questo Comune, abbiano a disposizione tutti i servizi per prendere anche la via del mare.
Non si può quindi prescindere dal ripristino della foce del fiume Garigliano, chiedendo al Ministero degli Interni un presidio delle Forze di Polizia presso lo stesso sito, valorizzando la portualità fluviale e i servizi connessi.
Anche se si tratta di un’area che ha un grande valore storico-culturale, la foce è stata oggetto di incidenti e di continui dragaggi per favorirne la navigabilità.
Ricordiamo infatti che i pescatori, non avendo Minturno un attracco protetto, sono costretti ad ormeggiare sul lungofiume, un’area per lo più abbandonata e soggetta anche a scorribande di vario genere.  Le giornate di pesca (lavoro ) sono quindi ridotte notevolmente, e questo non aiuta i giovani ad avvicinarsi a un mestiere che ha visto Minturno colonizzare anche il nord della Regione Lazio.
2. Area di interesse
Il tratto costiero oggetto di questa attività è quello compreso tra la foce del fiume e l’area che rientra nel Parco della Riviera di Ulisse. La fascia costiera presenta una varietà di ambienti, dai fondali sabbiosi, con presenza di posidonia a fondali rocciosi e ambienti sconnessi e pericolanti ( Monte d’Argento ).
Proprio queste caratteristiche hanno determinato la forte vocazione turistica delle aree in questione con conseguente densa urbanizzazione, usata solo stagionalmente, che determina una fascia costiera a terra edificata quasi senza soluzione di continuità..

mercoledì 14 marzo 2012

Commissaria europea alla pesca Maria Damanaki

La Commissaria europea alla pesca Maria Damanaki
In Italia il 15 e  il 16 marzo
La  commissaria incontrerà il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e della Pesca, Mario Catania, e parteciperà ai lavori delle commissioni competenti di Camera e Senato.
Nella giornata del 16 incontrerà i rappresentanti delle organizzazioni del settore. Il ministro italiano e' particolarmente impegnato nel dibattito sulla riforma, pronto a portare il suo contributo, e la commissaria conta su questo impegno essendo l'Italia il più importante Paese che opera nel Mediterraneo.
Catania ha già incontrato la commissaria Damanaki a inizio gennaio a Bruxelles e, in quell'occasione, il Ministro ha detto che l'Italia e' favorevole alle linee di fondo della riforma che la Commissione ha proposto, ma che ancora restano da chiarire le modalità d'applicazione alla pesca nel Mediterraneo, pesca che e' gestita con regole diverse da quelle valide ad esempio nell'Atlantico.
Basti pensare alla pesca del tonno rosso per cui non esistono quote annuali di produzione.
Da mesi si susseguono le riunioni a livello tecnico nell'ambito dei gruppi specifici al Consiglio Ue che permettono di fare un gran lavoro di comprensione della proposta in modo da chiarirne l'applicazione e le modalità, mentre i ministri si potranno concentrare sui punti più controversi.
Due punti fondamentali sono: quello relativo alle concessioni di pesca trasferibili, e il divieto di rigetto delle catture in mare.
Su queste due proposte l'Italia ha fatto un'apertura di credito, si tratta pero' ora di vedere come si possono adattare al Mediterraneo. Una delle preoccupazioni del ministro per le politica agricole, alimentari e della pesca, Mario Catania, e' che ci possa essere un processo di concentrazione dei diritti su un numero ristretto di operatori, mentre l'Italia, come del resto la Commissione europea, guarda attentamente alle esigenze della piccola pesca costiera. E gli altri sistemi di pesca???
Chiediamo ai “nostri” Parlamentari di argomentare le esigenze della categoria TUTTA, anche in virtù delle relazioni provenienti dalla Provincia di Latina, e in particolare dal Compartimento Marittimo di Gaeta.
Si tratta di una questione di sopravvivenza anche per i pescatori, e non solo per i pesci, di un compromesso utile alla conservazione delle risorse ittiche e al riconoscimento di alcuni ammortizzatori sociali ( es. lavoro usurante ) che possono contribuire a mantenere i livelli occupazionali.
                                                                                                   dott. Erminio Di Nora

lunedì 12 marzo 2012

CACCIATORI DI BALENE

LA VERGOGNA DI  “ESSERE UMANI”
A cura del dott. Erminio Di Nora
Le baleniere giapponesi hanno concluso la loro stagione con meno di un terzo della quota annuale di 900 balene, riuscendo a catturare solo 267 balene. L’agenzia della pesca giapponese ha detto che la flotta è sulla via del ritorno dall’Oceano Antartico come previsto, ma con un bottino piuttosto magro.
La causa? Tra le altre, anche l’attività sabotatrice degli attivisti.
Sul sito di una delle principali organizzazioni a difesa delle balene, la Sea Shepherd, campeggia ancora l’invito a seguire in diretta la campagna contro la caccia alle balene.
 “Durante le ultime sette campagne, abbiamo salvato la vita a più di 2.781 balene e mostrato le attività illegali dei giapponesi al mondo intero. La scorsa stagione siamo stati in grado di salvare più balene di quante i giapponesi siano stati capaci di ucciderne. Ottocentosessantatre (863) balene sono vive e stanno nuotando in mare perché voi ci avete permesso di intervenire sostenendo le nostre navi ed i nostri equipaggi,” si legge sul sito di Sea Shepard.
“Penso che sia stata una campagna di grande successo,” ha detto il presidente di Sea Shepherd, Paul Watson, alla BBC.
“Avevo previsto che non sarebbero andati oltre il 30 per cento della loro quota e sono arrivati a malapena al 26 per cento. Abbiamo avuto ragione noi.”
Anche il governo australiano ha accolto con favore la fine delle baleniere giapponesi dal Mare Antartico.
“Le attività di caccia del Giappone sono contrarie al diritto internazionale”, ha detto una fonte del governo, secondo la BBC. “Ecco perché l’Australia ha iniziato e continuerà un’azione legale presso la Corte internazionale di giustizia”.
Nonostante il divieto mondiale sulla caccia alle balene, il Giappone sfrutta una clausola dell’accordo internazionale che permette le catture per scopi “scientifici”. Tuttavia, gli attivisti sostengono che la ricerca è solo una copertura per poi utilizzare a scopi commerciali la carne di balena.

domenica 11 marzo 2012

GIORNATA MONDIALE AUTISMO

2 APRILE GIORNATA MONDIALE AUTISMO.
PROIEZIONE FILM ‘TEMPLE GRANDIN’ AL  CINEMA BARBERINI CON IDO E DIVENTO GRANDE ONLUS  PER GARANTIRE LA LIBERTA’ DI SCELTA DELLE FAMIGLIE E LA RICERCA SCIENTIFICA APERTA .
Roma, 6 marzo - “Mi chiamo Temple Grandin e non sono come le altre persone”. Con questa frase inizia il film dedicato alla scienziata autistica ‘Temple Grandin. Una donna straordinaria’, che il 2 aprile verrà proiettato presso il Cinema Barberini, in Piazza Barberini a Roma alle ore 10, dall’associazione Divento Grande Onlus e dall’Istituto di Ortofonologia (IdO), in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo.  Il film rappresenta uno straordinario documento, dove la Grandin racconta la sua personale vicenda, di come cioè si sentisse diversa ma non inferiore. “Avevo un dono - spiega la scienziata nel lungometraggio - riuscivo a vedere il mondo da un’altra prospettiva. Notavo dettagli invisibili agli occhi degli altri”. La proiezione del film sarà l’occasione per raccontare ad una platea composta da istituzioni, media – ma anche operatori del settore, terapisti, familiari di bambini, ragazzi e adulti autistici – le problematiche di queste persone ‘speciali’ che
troppo spesso non trovano nel sistema dell’assistenza pubblica adeguato sostegno e riconoscimento.
Un tema che oggi è all’ordine del giorno, dopo la recente pubblicazione delle Linee Guida del Ministero della Salute che sono al centro di un vivace confronto fra quanti in Italia si occupano di autismo.  “Per ‘Divento Grande’ - ha affermato il presidente della Onlus Bruno Morabito - la Giornata dell’Autismo è un grande riflettore acceso su una ‘questione sociale’ di crescente spessore che merita un approccio laico ed una maggiore attenzione istituzionale. Riteniamo - ha precisato – che tutte le metodologie terapeutiche, se gestite con professionalità e rigore scientifico, debbano avere diritto di cittadinanza e sostegno da parte delle istituzioni, lasciando ai genitori il diritto-dovere di scegliere per i propri figli l’approccio che si ritiene più utile”. E proprio per valorizzare le singole potenzialità dei bambini colpiti da questo disturbo, sapendo che sono tante le  iversificazioni al di sotto del cappello autismo, l’IdO presenterà, dopo la proiezione, la petizione promossa da un gruppo di parlamentari bipartisan e sostenuta da associazioni di famiglie e numerosi esperti del  settore. Per questi ultimi, infatti, “il testo delle linee guida ha escluso dal dibattito tutti gli approcci diversi da quello neo comportamentale. Fatto grave, in quanto l’addestramento non rispetta  l’individualità del singolo bambino e annulla le loro potenzialità”. Il direttore dell’IdO, Federico Bianchi di Castelbianco, ha concluso: “Organizziamo questo evento anche per ribadire il diritto delle famiglie di scegliere liberamente la terapia più idonea per il loro bambino, affinché la ricerca scientifica, in continua evoluzione sull’autismo, non venga stretta in recinti cechi e prestabiliti che danno vantaggi solo a chi ne determina il percorso”. Prenderanno parte alla proiezione diverse personalità politiche ed esperti del settore. Si ricorda che per partecipare è necessario accreditarsi scrivendo all’indirizzo email autismo@ortofonologia.it o chiamando ai numeri
06/45499511 o 3346534305.

SOS DALL'ISOLA DI PONZA

 SOS DALL'ISOLA DI PONZA 
 
APPELLO ALLE FORZE POLITICHE PROVINCIALI

UN IMPEGNO POLITICO PER PONZA 
LETTERA APERTA A TUTTI I SEGRETARI PROVINCIALI  DEI PARTITI POLITICI NAZIONALI
Da molto tempo, la Politica, è assente dal nostro territorio; la POLITICA dei progetti che nascono dal basso, nelle sedi dei coordinamenti locali dei Partiti, vengono sintetizzati nelle segreterie Provinciali per poi trovare soluzioni legislative e finanziarie a livello Regionale.  Da questa coerente azione politica a vari livelli vennero fuori le leggi Regionali per le isole Ponziane del 1978 e poi del 1991, leggi che programmarono e finanziarono uno sviluppo attraverso la risoluzione di tutta una serie di problemi strutturali.  Almeno da venti anni questo filo diretto, politica-territori e soprattutto con i territori delle nostre isole si è interrotto e questa assenza  ha generato un disastro dal punto vista economico, sociale ed istituzionale.  I tentativi unilaterali da parte delle istituzioni continentali, di condurre le isole minori a diventare,  avamposti per la protezione ambientale, hanno prodotto provvedimenti e leggi,  che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, perché non c’è stata un’opera di coinvolgimento  della popolazione, integrando, adeguando e valorizzando le attività economiche sin qui sviluppate dai residenti.   Noi siamo convinti che per salvare le isole minori dal definitivo abbandono si debba partire dalla salvaguardia di una residenza stabile e continuativa per tutto l’anno.  Questi cittadini che vogliono continuare a vivere nelle isole, vanno protetti come si vogliono proteggere la fauna migratoria e la flora autoctona. Anzi, noi siamo convinti che bisogna proprio partire da questo nocciolo duro di cittadini, che eroicamente continuano a vivere sulle isole per ripensare un nuovo modello di sviluppo socio-economico sostenibile. Ripensare, adeguare, valorizzare e sviluppare le attività economiche nelle isole deve essere compito della POLITICA per non lasciarla in mano agli  affaristi, agli speculatori peggio alla camorra.  La nostra isola sta vivendo, forse, il momento  più difficile dal dopoguerra ad oggi.                    Ne sono la testimonianza i sequestri dei pontili e poi le denunce ai noleggiatori, gli arresti di tre assessori e dello stesso sindaco, l’arrivo del commissario prefettizio,  i sequestri dei cantieri navali, il blocco totale dell’edilizia, le grandi sofferenze del settore ittico.   Tutte le attività sviluppate dai Ponzesi, sono messe in serio rischio di fallimento e noi non possiamo permetterci di assistere a questo fallimento. Non possiamo abbandonare una comunità di cittadini che almeno da duecento anni vivono su queste isole e hanno in qualche modo salvaguardato questi patrimoni dell’umanità alle generazioni future. A Ponza al contrario di altre zone turistiche, di pari livello, non si sono permesse colate di cemento armato, non si è permesso la cementificazione del Monte Guardia, con teleferiche panoramiche. I Ponzesi hanno impedito  tutto ciò, ma la nostra preoccupazione è altissima perché dal vuoto politico-amministrativo, dalla attuale crisi economica, non sappiamo cosa si nasconde “dietro l’angolo”: quali mire speculative,  peggio il fallimento dall’attuale sistema economico, oggi in mano dei ponzesi, potrebbe essere sostituito da investitori esterni, per trasformare queste isole in villaggi turistici esclusivi.Nei momenti difficili i popoli hanno trovato nell’Unità le energie per ripartire: i Comitati di Liberazione Nazionale, sono stati un esempio per rifondare dal basso uno stato democratico; ma anche ai tempi del pericolo del terrorismo ci sono stati i governi di Solidarietà Nazionale e ancora oggi in piena crisi economica, intorno al governo Monti, c’è una reale convergenza di idee e di azioni di gruppi politici fino ad ieri inconciliabili per traghettare l’Italia oltre la crisi.Ma a Ponza, anche in questo grave momento, la POLITICA rimane assente, il PARTITI sono assenti! A Ponza anche in questo grave momento non si riesce a trovare la coesione, non si riesce a trovare l’unità di intenti per governare l’isola, ripristinando legalità e giustizia, traghettando il vecchio modo di concepire l’economia e la vita sociale nel nuovo, per salvaguardare le isole  dal definitivo spopolamento e dalle deturpazioni.Il nostro appello è alla rinascita della POLITICA, è alla responsabilità da parte di tutti, cittadini di Ponza, Candidati, Partiti Politici Provinciali e Regionali, affinché si ritrovino i giusti valori ideali per l’UNITA’ POSSIBILE, per costituire una compagine amministrativa realmente maggioranza tra i cittadini, realmente autorevole e sostenuta dalla politica.Bisognerà sanare il bilancio comunale, bisognerà creare le condizioni organizzative per adeguarsi alle nuove offerte turistiche, bisognerà finanziare un progetto di sviluppo per risanare l’ambiente, per creare nuova occupazione, prendere iniziative mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, adeguare agli standard nazionali la qualità della vita dei residenti.Tutto questo ha bisogno della UNITA’ ISOLANA ma soprattutto ha bisogno del sostegno della grande POLITICA.
Monia Sciarra, Francesco Nocerino, Emilia Iodice, Civita Graziano, Isidoro Vitiello, Giuseppe Cristo, Antonella Vitiello, Silverio Botto
 Ponza 11/03/2012
-Comitatto Spontaneo  RINASCITA PER PONZA
Via Piana LE FORNA 04027 PONZA (LT)

MINTURNO(lt),candidate donne incontrano FATICONI

La LISTA CIVICA di sole donneINCONTRA
IL CANDIDATO a SINDACO per il COMUNE di MINTURNO






giovedì 8 marzo 2012

Sulla PESCA PROFESSIONALE

PESCA PROFESSIONALE
POLITICA “ASSOCIATIVA” NAZIONALE
LONTANA DALLE REALI ESIGENZE E DALLE CONDIZIONI DI VITA DEI PESCATORI
I PESCATORI : PROMESSE DA “MARINAIO”
Molti pescatori manifestano la loro delusione nei confronti della politica associativa nazionale, e lo fanno incatenandosi in prossimità dei Comuni, donando in liberalità tutto il pescato di una giornata di lavoro, o ancora sbarcando e consegnando i documenti presso gli uffici della Guardia Costiera.
E’ vergognoso e indecoroso che alcuni politici sfruttino le condizioni di disagio della categoria per “azzannarne” pubblicamente altri, che a detta dei primi, non avrebbero svolto degnamente il proprio compito istituzionale.
Ricordo a questi “saccenti” che i piani di gestione e le deroghe ai regolamenti comunitari, sarebbero dovuti essere redatti per areali, aree omogenee,  con la collaborazione di quanti utilizzano i fondi pubblici per sopravvivere e precipuamente per rappresentare i pescatori su tutto il territorio nazionale.
Buttare fango addosso a una persona coerente e onesta, che certamente commetterà i suoi errori lavorando, non risolve i problemi. Non si può dimenticare che i piani di gestione avrebbero dovuto essere presentati entro il 2007, e che la UE ha segnalato più volte i Nostri ritardi.
Chi è senza “peccato” dunque?
Al contrario, domando : e voi che accusate questo o quel politico di superficialità cosa avete fatto? Quali azioni concrete avete intrapreso?
Il Governatore della Regione del Veneto, ad esempio, ha aperto le porte ai pescatori, recependo le loro istanze, e portandole all’attenzione delle Istituzioni chiamate a verificare le possibilità di attualizzare le proposte : dalla priorità nella demolizione dei pescherecci lasciati ai superstiti dei pescatori vittime del lavoro, alla verifica delle singole problematiche legate alle specificità del comparto e delle tipologie di catture.
Lasciamo la campagna elettorale lontana dai giochi di potere perché troppe famiglie legate al mondo della pesca sono ai limiti della sopravvivenza
                                                                                                                                                                                                dott. Erminio Di Nora

domenica 4 marzo 2012

Roccasecca dei Volsci(LT),problemi per servizio ProntoBus

Problemi per un bando di concorso pubblicato per l’affidamento del Servizio Prontobus.
Nell’intento di fare una cosa buona, l’Amministrazione decide di riservare il bando solo alle Cooperative Sociali, ossia quelle che devono essere composte già per costituirsi ufficialmente da almeno il 30% di soci svantaggiati e non che assumino il 30% di personale svantaggiato; può sembrare un semplice imprecisione. Questa ipotesi trova ulteriore motivo nel testo dell’avviso che all’art. 4 prevede che la Cooperativa, per aggiudicarsi l’espletamento del Servizio, debba presentare un progetto di assunzione di personale svantaggiato. Il Capogruppo Antonio Casconi si chiede se il Servizio Prontobus affidato ad una Cooperativa deve avere una figura professionale indispensabile per la realizzazione della prestazione che sarebbe l’autista, ma  potrà una persona svantaggiata, in possesso dei requisiti che la legge prevede per essere definita “ svantaggiata” possa svolgere una funzione così delicata come quella di autista e possa esibire una patente di guida anche per pulmini attrezzati per trasporto disabili, come chiesto nell’avviso?

venerdì 2 marzo 2012

TROOL.IT È POSTO PIÙ SICURO DEL WEB

TROOL.IT È POSTO PIÙ SICURO DEL WEB: VIGILA LA POLIZIA POSTALE
NATO QUATTRO ANNI FA, CONTA OGGI UNA COMMUNITY DI OLTRE 4 MILA PICCOLI BLOGGER.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 mar. - Web sicuro, arriva Trool.it, il progetto che promuove l'uso consapevole e creativo di Internet per bambini e ragazzi, voluto e curato dall'Istituto degli Innocenti con la partnership tecnica e progettuale di Fondazione Sistema Toscana, da oggi e' ancora piu' sicuro grazie alla collaborazione avviata con il Servizio Polizia Postale del ministero dell'Interno. L'accordo ha il patrocinio e il sostegno dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti e dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana. Trool.it, nato quattro anni fa, conta oggi una community di oltre 4 mila piccoli blogger e circa 9 mila ragazzi coinvolti, circa 30 mila post (testi, video, ecc..) e quasi 4 milioni di visitatori. Il portale e' un contenitore di quanto si realizza nei laboratori in classe ma anche di cio' che scrivono i ragazzi come diario personale. Con l'accordo siglato oggi la Polizia Postale garantira' interventi tempestivi nel rintracciare eventuali tentativi di intrusione nel sistema. La collaborazione promuovera' anche iniziative comuni di formazione per sensibilizzare i ragazzi sulle regole della navigazione, per un uso attento e consapevole della rete e per prevenire i fenomeni di cyberbullismo. La Polizia Postale ha certificato la sicurezza sia della procedura di profilazione utenti Trool - il sistema con cui la redazione del portale e' in grado di identificare e rintracciare tutti gli utenti blogger - sia la gestione e la tutela dei dati presenti su http://www.trool.it/, conservati al TIX (i server ufficiali della Regione Toscana).
Questa collaborazione diventa ancora piu' importante in un momento di espansione di Trool anche fuori Toscana, a Salerno, Monza e Matera, grazie al progetto "Crescere che avventura", finanziato da Fondazione Telecom Italia con il bando che valorizza i Beni culturali invisibili.
In occasione della firma dell'accordo oggi a Firenze, Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle comunicazioni, dirigente superiore della Polizia di Stato ha dichiarato di apprezzare particolarmente la cura e la perfezione tecnica che il progetto Trool riserva alla tutela dei piccoli internauti, un'attenzione ancora oggi purtroppo poco diffusa.
"Con Trool e altri progetti di educazione ai media l'Istituto degli Innocenti lavora da anni nel diffondere l'uso positivo dei media digitali tra le nuove generazioni - ha dichiarato Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti - nella convinzione che Internet e i new media rappresentano uno strumento indispensabile di espressione e cittadinanza. Grazie al sostegno della Polizia Postale la nostra azione sara' ancora piu' efficace" Da parte sua Paolo Chiappini, direttore di Fondazione Sistema Toscana, ha affermato: "Trool.it rappresenta la metafora piu' limpida della nostra missione: dare vita a progetti di comunicazione digitale che siano al servizio del sistema toscano.
Siamo felici del successo di questo progetto portato avanti insieme agli amici dell'Istituto degli Innocenti e dell'ulteriore passo avanti in termini di sicurezza, garantito dal prezioso lavoro di vigilanza e di controllo della Polizia Postale. Siamo convinti che Internet rappresenti un bene primario per la societa', come l'acqua, come il diritto alla salute. Per questo motivo saremo tra gli organizzatori di un grande Festival dedicato a Internet voluto dalla Regione Toscana, che avra' luogo a Pisa dal 4 al 7 ottobre".
(Wel/ Dire)

giovedì 16 febbraio 2012

Antonio Verrecchia accolto sulla nave americana

Il cittadino gaetano ha raccontato dei giorni del sequestro
Si è svolto un incontro sulla nave americana «Mount Whitney» voluto dal Commander Officer Ted Williams che ha voluto incontrare Antonio Verrecchia e la sua famiglia per ascoltare la storia del sequestro e della liberazione del cittadino gaetano. Erano presenti sulla nave il comandante della Capitaneria di Porto Francesco Tomas, il comandante in seconda Nicola Latinista, il Capitano di Corvetta della Marina Militare Rocco Mesiano e il vice sindaco di Gaeta Salvatore Di Ciaccio. 
I presenti sono stati accolti sulla Mount Whitney a seguito di un invito espressamente rivolto dal Capitano Williams che ha voluto conoscere di persona Antonio Verrecchia ed ascoltare la sua vicenda.
“Nel corso dell'incontro, alla presenza di tutti gli ufficiali della nave americana, Antonio Verrecchia ha raccontato la storia del suo rapimento ad opera dei pirati somali ed ha risposto alle domande dei militari interessati a conoscere i dettagli tecnici e i risvolti umani di questa triste vicenda – afferma Salvatore Di Ciaccio - Inoltre, il capitano Williams ha fatto visitare la nave ad Antonio Verrecchia il quale ha molto apprezzato il gesto. Successivamente c’è stato uno scambio di doni e il capitano ha dato la massima disponibilità ad accogliere Verrecchia sulla nave quando lo desidera. Infine, i presenti dei corpi militari, ed anche il sottoscritto, hanno apprezzato l’invito del comandante della Mount Whitney ringraziandolo per la sensibilità espressa in questa occasione”.

venerdì 10 febbraio 2012

Come FRONTEGGIARE LE BASSE TEMPERATURE

FA FREDDO, ECCO IL DECALOGO DEL MINISTERO PER CAVARSELA
LE DIECI REGOLE PER FRONTEGGIARE LE BASSE TEMPERATURE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - Le ondate di freddo intenso, possono provocare problemi alla salute. Lo ricorda il ministero sul suo sito dove e' stato pubblicato un decaolgo ad hoc. "Oltre che l'incremento di sindromi influenzali, le basse temperature possono causare- spiega il ministero- anche una recrudescenza della sintomatologia di malattie croniche, specialmente dell'apparato respiratorio, cardiovascolare e muscolo scheletrico. Nelle condizioni piu' estreme, si possono verificare anche casi di ipotermia ed assideramento". Proprio per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie correlate alle basse temperature e al clima invernale estremamente rigido, "le autorita' e le istituzioni del nostro Paese si sono attivate per predisporre e mettere in atto adeguate misure di sorveglianza e prevenzione nei confronti delle fasce piu' deboli e disagiate della popolazione, come anziani, malati cronici, bambini, persone povere e senza tetto". A livello nazionale e' attivo il sistema di sorveglianza rapida sulla mortalita', in grado di intercettare e mettere in evidenza le possibili conseguenze sulla salute del clima rigido. Inoltre il Ministero della Salute ha messo a punto una guida ed un decalogo per prevenire e combattere gli effetti delle basse temperature sulla salute. Si tratta di alcune semplici regole per affrontare nel migliore dei modi il periodo piu' freddo dell'anno e proteggersi dai malanni dell'inverno.
Ecco cosa si deve e non si deve fare:
- Regolate la temperatura degli ambienti interni verificando che la stessa sia conforme agli standard consigliati e curate l'umidificazione degli ambienti di casa riempiendo le apposite vaschette dei radiatori: una casa troppo fredda e un'aria troppo secca possono costituire un'insidia per la salute. Puo' essere opportuno provvedere all'isolamento di porte e finestre, riducendo gli spifferi con appositi nastri o altro materiale isolante;
- Abbiate cura di aerare correttamente i locali: l'intossicazione da monossido di carbonio e' assai frequente e puo' avere conseguenze mortali;
- Se usate stufe elettriche o altre fonti di calore (come la borsa di acqua calda) evitate il contatto ravvicinato con le mani o altre parti del corpo;
- Prestate particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea;
- Mantenete contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) e verificate che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali. Segnalate ai servizi sociali la presenza di senzatetto, in condizioni di difficolta';
- Assumete pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitate gli alcolici perche' non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo;
- Uscite nelle ore meno fredde della giornata: evitate, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie;
- Indossate vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, ed un caldo soprabito, sono ottimi ausili contro il freddo Proteggetevi dagli sbalzi di temperatura quando passate da un ambiente caldo ad uno freddo e viceversa;
- Se viaggiate in automobile non dimenticate di portare con voi coperte e bevande calde.(Ami/ Dire)

giovedì 9 febbraio 2012

Come tutelare il Golfo di GAETA

COMITATO INTERCOMUNALE
A TUTELA DEL GOLFO DI GAETA
- Documento comune -
La prospettiva della delocalizzazione di un pontile per scopi petroliferi nel Golfo di Gaeta ha fatto emergere una domanda di salvaguardia del nostro territorio, che non ha trovato, a nostro modo di vedere, un'adeguata risposta da parte delle amministrazioni comunali. Abbiamo avvertito, dunque, una spinta a coinvolgere  un numero sempre più ampio e rappresentativo di realtà associative ed economiche locali per costituirci come comitato, nella convinzione che la “questione pontile” rappresenti soltanto un campanello di allarme, un'esortazione all'impegno, diretta a tutte le forze civiche, per una tutela a più ampio raggio del patrimonio ambientale e della vocazione turistica della nostra zona.   Siamo dell'avviso che il perseguimento di un chiaro progetto di valorizzazione delle nostre risorse ambientali e di accrescimento della loro capacità di richiamo turistico sia l'unica strada per un corretto sviluppo economico del nostro territorio e che non sia opportuno contraddire a questo progetto con decisioni incoerenti, che minacciano seriamente, ad un tempo, la salute dei nostri concittadini e dei nostri turisti, nonché il fascino e la bellezza delle nostre terre.
I nostri obiettivi:

Vogliamo, per ora, partire da pochi obiettivi concreti:

1.      Informare e coinvolgere la cittadinanza, anche attraverso il ricorso a strumenti partecipativi quali il referendum consultivo (nei comuni in cui è previsto dallo Statuto), nella scelta “epocale” che le nostre Amministrazioni e l’Autorità Portuale stanno intraprendendo e, quindi, impedire il potenziamento del pontile e sollecitare le autorità competenti ad un concreto depotenziamento di tutte le strutture dell’Eni, per l’elevato rischio che esse rappresentano con la loro diretta prossimità ai centri abitati di Gaeta e Formia.
2.      Chiedere alle amministrazioni comunali e a tutte le autorità competenti maggiori informazioni sulla esistenza, per l’Area di stoccaggio idrocarburi, del Piano di emergenza esterno (ai sensi del Decreto Ministeriale 24 luglio 2009, n. 139 “Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterni, ai sensi dell'articolo 20, comma 6, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334”) , e che tale piano venga posto a conoscenza della popolazione.
3.      Farci portavoce presso la Capitaneria di Porto, l’Autorità portuale, le amministrazioni comunali del Golfo, della esigenza del varo di un vero e proprio piano regolatore dei porti turistici.
4.      Chiedere che venga rispettata la delibera della Giunta Regionale di istituzione dell’area sensibile del Golfo di Gaeta, definitivamente approvata in data 19 febbraio 2010.
5.      Chiedere che si attui una pianificazione territoriale del Golfo e un tavolo della trasparenza che  comprenda tutti i soggetti interessati, in modo che tutte le attività, commerciali e turistiche, possano trovare una loro ragion d’essere e vengano inserite in un quadro funzionale più ampio nell’economia sostenibile dell’intera area.
6.      Attuare una politica partecipativa su tutte le questioni che coinvolgono strettamente l’habitat nel quale i cittadini vivono.

domenica 5 febbraio 2012

Roccasecca dei Volsci (LT),bloccati gli agricoltori per la nevicata

Sull’emergenza neve a Roccasecca dei Volsci vanno fatte alcune riflessioni se l’intervento sia stato efficiente o meno. Da tre giorni gli abitanti delle frazioni montane, Lucerna e loc. Croce di Sonnino (dal 3 febbraio ad oggi) hanno lavorato con i propri mezzi per sgomberare le strade dall’abbondante neve, ma soprattutto dagli alberi caduti, interrompendo in più punti sia la viabilità che la distribuzione dell’energia elettrica. Le linee elettriche che hanno riportato interruzioni sono state oggetto di interventi, tutt’ora in atto, da parte di diverse squadre di operai dell’Enel.
Un plauso,da parte della Associazione 'Voler bene a Roccasecca', va ai Volontari della Protezione Civile G.I.P., al Vigile Comunale, e ai residenti delle località interessate dalla calamità. Un particolare ringraziamento va alla Provincia di LT per l’invio di proprie squadre e mezzi spargisale e alla Prefettura che ha, da sola, svolto il coordinamento delle operazioni di bonifica e il collegamento con tutte le Istituzioni interessate. Ancora oggi gli allevatori della Montagna non riescono a trasferire il latte alla lavorazione. Si chiede,pertanto, più attenzione per la tutela delle attività produttive dell’Agricoltura e della Zootecnia, tipici del nostro Paese. L’invito che Vi rivolgiamo è che almeno vengano rimborsate le spese sostenute dai residenti della montagna, per lo spostamento dei mezzi e che, ci si attivi per chiedere lo stato di calamità, oltre a provvedere alla messa in sicurezza degli alberi caduti.
Un particolare della nevicata.