sabato 26 febbraio 2011

Gaeta(LT) per Approdi crocieristici

Approdi crocieristici, tra maggio e ottobre nove imbarcazioni alla banchina Caboto
Si è svolta mercoledì 23 febbraio una riunione tra Comune di Gaeta, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Pro Loco, Parco Regionale Riviera d’Ulisse, Associazione Operatori Porto di Gaeta e le agenzie marittime Iannaccone e Paulmar. L’argomento era la programmazione degli scali croceristici presso la banchina Caboto. 
“Ho chiesto alle agenzie marittime e all’Autorità Portuale di illustrare la programmazione degli approdi per l’anno 2011 e di superare le eventuali criticità facendo squadra. Nel periodo tra maggio e novembre ci è stato confermato l’approdo di almeno nove navi da crociera allungando di un mese il periodo dello scorso anno. L’Autorità Portuale, inoltre, si è impegnata ad effettuare gli interventi necessari consentendo l’attracco in banchina delle imbarcazioni con l’ausilio di opportuni distanziatori aumentando la fruibilità e l’attrattiva della nostra infrastruttura e rispondendo così alle richieste degli operatori marittimi e degli armatori – afferma l’Assessore alla Portualità Cosmo Di Perna - Devo ringraziare l’impegno e la propositività manifestata dalla Capitaneria di Porto che sotto la guida del comandante Francesco Tomas ha fornito, grazie alla presenza degli ufficiali e sottoufficiali, un prezioso contributo sia tecnico che di documentazione. L’autorità marittima e quella portuale produrranno entro la prossima settimana tutta i documenti necessari per realizzare gli interventi che aumenteranno ancora di più l’appetibilità della nostra città per il traffico crocieristico”. 
“A tante polemiche strumentali e poco documentate fortunatamente seguono i fatti: è stata ribadita la volontà di fare sinergia tra tutti gli attori della riunione ed è stato preso l’impegno inderogabile da parte dell’Autorità Portuale di realizzare, nel più breve tempo possibile, gli interventi necessari – aggiunge Di Perna - Oltretutto abbiamo appreso con favore l’apertura «amministrativa» della Capitaneria di Porto sulla possibilità di fare ormeggiare, previa programmazione, i maxi yacht alla banchina Caboto. Questo è un nuovo segmento verso il quale la nostra città si apre facendo diventare da sporadici a sistematici l’approdo di queste lussuose imbarcazioni. Queste iniziative possono rilanciare l’immagine della nostra città ed è dovere di tutti i convenuti riuscire a valorizzarla nell’interesse della città”. 
“L’Amministrazione Raimondi ha sempre e fortemente puntato sul turismo crocieristico per le sue enormi potenzialità in termini di ricaduta economica sulla città che appare predisposta per natura ad accogliere traffico turistico di tale natura – spiega l’Assessore al Turismo David Vecchiariello - La sua posizione geografica, che la colloca al centro di importanti città d’arte e di altri siti di risonanza internazionale (Pompei, Montecassino e Caserta per citarne alcuni), unitamente alle sue peculiarità storiche, artistiche e naturalistiche ed un affascinante approdo naturale che consente, diversamente da altre città meta di crociere, l’attracco direttamente nel cuore della città storica, la rendono per l’appunto un “naturale” ed ideale approdo per navi da crociera”. 
“A differenza di molti altri fenomeni non si può certo dire che in questo caso l’offerta si sia adeguata alla domanda, e viviamo proprio adesso, in questa fase, una esplosione creativa alla ricerca di sempre nuove potenziali destinazioni, cui bisogna rispondere  con prontezza e determinazione - dichiara l’Assessore Vecchiariello - Già nei prossimi giorni chiederò un incontro ai Tour Operator che organizzano tali viaggi, per proporre loro una serie di itinerari d’arte e natura nella nostra città e nei comuni limitrofi cercando di fare in modo che parte dei passeggeri di queste navi di cui è previsto l’approdo a Gaeta possano rimanere in loco, seppur per le poche ore di permanenza previste. L’indotto generato dall’approdo di una nave da crociera è rilevante e lo scopo dichiarato è quello di fare in maniera tale che ad ogni arrivo delle navi da crociere possa corrispondere un vantaggio economico per le nostre attività commerciali con le quali, sempre a breve scadenza ed in collaborazione con la Pro Loco, si cercherà di organizzare un sistema teso a garantire l’accoglienza e l’ospitalità, superando le difficoltà e le criticità che si sono manifestate”.

Da Ass.ne it.genitori Toscana per EDUCARE CON I SOCIAL NETWORK

EDUCARE CON I SOCIAL NETWORKCONSIGLI PER GENITORI, INSEGNANTI E PARROCCHIE
Il web che è un rullo compressore nelle nostre vite e che il Papa paragona alla rivoluzione industriale è di fatto un gioco per i nostri figli, ma noi adulti come lo viviamo? Luca Paolini, blogger e insegnante di religione nella scuola media, ha dispensato utili consigli a genitori, insegnanti e mondo cattolico in occasione del corso “Te lo do io il computer!”, organizzato a San Donnino (FI) dai Centri diocesani di pastorale familiare e giovanile dell’Arcidiocesi di Firenze insieme all’Associazione genitori A.Ge. Toscana.
La riflessione si è fatta anche filosofica, perché ad esempio il perdono cristiano equivale a una cancellazione, mentre invece in rete ciò che è stato pubblicato rimane per sempre. Il problema invece diventa sociale quando alcuni genitori riportano notizia di giovani che restano connessi fino alle 4 di notte, senza riuscire a staccarsi. Lo web comunque è uno spazio di dialogo fatto di condivisione, collaborazione, comunicazione e non manca mai di chiedere a ciascuno il proprio parere, proprio ciò su cui di fonda il successo di portali come Ebay. 
Ecco allora preziosi consigli per insegnanti, parrocchie e soprattutto genitori: a scuola un social network può essere utilizzato per creare un gruppo ristretto ai soli alunni e veicolare contenuti e lezioni. Attenzione però a come ci si mette in relazione: è bene usare l’opzione da uno a molti, evitando di mettersi in contatto con il singolo alunno, e  avvisare dirigente scolastico e genitori o genitori e parroco. Da evitare poi il rischio ‘alone digitale’, ossia di sopravvalutare un alunno solo perché è connesso.
In classe il blog potrà essere usato per approfondire una lezione o coinvolgere i genitori; il podcast per fare audiolibri o lezioni registrate o commentare un fatto di cronaca; con la modalità collaborativi wiki si costruiscono storie e racconti, mentre con il codice bidimensionale QrCode si possono inserire approfondimenti testuali oppure link a video, musiche e siti web; infine il document sharing dà l’abitudine di condividere lezioni, documenti, video, foto, relazioni, conferenze.

In parrocchia invece ampio spazio ai social network per far conoscere eventi o creare sondaggi e sottoscrizioni. Il blog sarà un valido sostituto del giornalino parrocchiale e offrirà servizi come mappe, orari e calendari; il podcast invece sarà il vero e proprio radiogiornale della parrocchia offrendo omelie e riflessioni e commenti sul Vangelo. Con Wiki si costruirà la fase preparatoria di un’assemblea parrocchiale o di un sinodo e con QrCode si lasceranno messaggi in bacheca per i più giovani e si organizzeranno attività ludiche come la caccia al tesoro o più impegnate come laVia crucis interattiva.
Infine non poteva mancare una riflessione sul difficile compito dei genitori che oggi soffrono il divario mediatico oltre a quello consueto generazionale: spesso infatti il genitore non sa usare il computer ed è completamente all’oscuro di ciò che fa il figlio. Le lamentele più frequenti sono: “le attività di mio figlio sfuggono al mio controllo” oppure “il tempo al computer va a discapito dello studio e lo allontana dalla vita reale, dagli amici”. Di positivo c’è che il ragazzo connettendosi in rete si mette in contatto con amici vecchi e nuovi, parla, riceve attenzione, combatte la solitudine.
Certo che Internet non è una babysitter e che la maturità anche in questo campo va conquistata: ecco allora le fasce orarie e i tempi massimi di utilizzo che ogni genitore legittimamente può imporre al proprio figlio in relazione alla sua età.
La prevenzione migliore è una relazione salda fra genitori e figli, poi si può navigare insieme per le ricerche e per reperire materiali, insegnare un atteggiamento critico e solidale, conoscere gli amici virtuali così come lo si fa con quelli reali. Ai più piccoli occorrerà insegnare a non dare mai informazioni personali e a tutelare la propria privacy. E’ utile che il genitore conosca il mezzo e che dia l’esempio di come ci si comporta. 
Sabato 26 febbraio ore 15,30–17,30, sempre allo Spazio Reale di San Donnino (FI), l’esperta di nuovi media e social network Elena Farinelli approfondirà il tema: “Aiuto, questi ragazzi stanno sempre al computer! Capire il mondo digitale per capire i giovani”. A seguire sabato 12 marzo  “La barca di Pietro nel mare di Internet” e sabato 26 marzo “Va ora in onda… Processo ai media!”. 

domenica 20 febbraio 2011

Decalogo per il corretto CONSUMO in casa

Il Decalogo di M’illumino di meno

Buone abitudini 
1. spegnere le luci quando non servono
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più  ampia del fondo della pentola
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

sabato 12 febbraio 2011

Latina,XIX Giornata Mondiale del Malato

LO SAI CHE...

ieri 11 febbraio la Chiesa universale si è celebrata la XIX Giornata Mondiale del Malato, il cui tema è stato: “Dalle sue piaghe siete stati guariti” (1 Pt 2, 24).
Questa affermazione chiara e solenne di Paolo ci ricorda che il Signore Gesù ha assunto sul serio e per sempre il dolore di tutto l’uomo e di ogni uomo, racchiudendolo nelle sue ferite aperte e presentandolo al Padre. Esse diventano, così, sorgente di guarigione e di salvezza, aprendo il mistero del dolore e della morte alla sorprendente novità liberante della Risurrezione.
Quanti si avvicinano, spinti dalla grazia battesimale, in ragione della loro professione o per spirito di servizio, al mistero grande delle persone sofferenti, non possono non rimanere stupiti nel cogliere la luce che spesso riverbera da quegli sguardi, quasi fosse una finestra aperta sul mistero di Dio…
In un mondo spesso abbagliato da effimeri lumicini, siamo chiamati a convertire il nostro sguardo, per essere capaci di cogliere il mistero della Pasqua che si fa carne nella vita di tanti nostri fratelli/sorelle e divenire, così, gesto profetico che si consegna liberamente a loro.
Vivere, allora, questa Giornata, uniti a Cristo e a tutti i sofferenti, ci fa essere germe di una umanità nuova fecondata dal Vangelo, veri guaritori feriti dall’amore e perciò capaci di annunciare, e quasi rendere presente, il divino Regno di speranza e di gioia. 
Come Comunità diocesana abbiamo celebrato la Giornata intorno al nostro Vescovo e insieme ai malati serviti dall’UNITALSI, 
Domenica 13  Febbraio nella Chiesa dell’Immacolata a Latina, ma vi invito ugualmente tutti  a non lasciare passare il giorno 11 Febbraio (memoria della Vergine di Lourdes) senza uno speciale ricordo per gli infermi nelle nostre Comunità parrocchiali o religiose, nei vostri studi medici, nelle corsie degli Ospedali o nelle case degli anziani ammalati: ognuno trovi il suo modo, personale e/o condiviso, per ridire al mondo che il male e la sofferenza non hanno l’ultima parola, perché Cristo, il Crocifisso Risorto, è potenza dell’amore del Padre e ha salvato tutta la nostra vita!

domenica 6 febbraio 2011

Sulla trasmissione Voyager di RaiDue

LO SAI CHE...
domani, lunedì 7 febbraio, nella trasmissione Voyager di RaiDue, ideato e condotto
da Roberto Giacobbo, che si occupa di enigmi sparsi in giro per il
Mondo, dopo aver parlato dei misteri delle Mura Ciclopiche di Alatri
nella puntata dello scorso 24 gennaio, ritorna nella città ernica per
far conoscere a tutta Italia, l’affascinante ed enigmatico affresco
con il Cristo nel labirinto celato in un cunicolo del Chiostro di San
Francesco. Il servizio andrà in onda in anteprima subito dopo il
telegiornale di RaiDue e durerà circa 10 minuti e verrà intervistato
il ricercatore e scrittore triestino ma che da anni vive in Ciociaria
Giancarlo Pavat, che da alcuni anni si occupa di quest’opera d’arte
unica al mondo. Va ricordato, infatti, che non si ha notizia in tutta
al storia dell’arte sacra universale di un rappresentazione simile che
unisce il Cristo storico al simbolo del labirinto. Pavat ricorderà il
rinvenimento fortuito dell’affresco ad opera di tre ricercatori locali
alatrensi, Ennio Orgiti, Orestino Fanfarillo e Paride Quadrozzi, nel
lontano 1996, e soprattutto parlerà della propria scoperta, ovvero
l’uguaglianza del percorso del labirinto alatrense con quello che
decora il pavimento della navata della Cattedrale di Chartres in
Francia. Ma non solo. E’ uguale persino ad un altro labirinto
affrescato in una chiesetta medievale che si trova nella piccola
località di Grinstad nella Svezia sudoccidentale. E proprio questa
somiglianza, non dovuta certamente al caso, ha fatto ipotizzare, allo
stato attuale delle ricerche, che i committenti dell’affresco di
Alatri siano stati i Cavalieri Templari. Sicuramente insediati tra il
XII e XIV secolo in città. Come attestato dalla tradizione locale, che
attribuisce a loro un ospizio, oggi scomparso, situato presso la Porta
di San Benedetto (a non molta distanza dal chiostro). E come
indicherebbero alcune “croci patenti” rosse segnalate dallo stesso
Pavat. Come quelle dipinte sulla controfacciata della Chiesa di San
Francesco ed all’interno della navata di San Silvestro.

mercoledì 2 febbraio 2011

Latina,LA MEDICINA A FAVORE DEGLI ULTIMI

LO SAI CHE...

SSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI (AMCI)
Sezione “Alfredo Fiorini” di Latina

INVITO AGLI INCONTRI DELL’AMCI

Quarto  Incontro
  "LA MEDICINA A FAVORE DEGLI ULTIMI"

Relatore:  Giuseppina Carreca

Moderatore:  Alberto Raponi (Amci Latina)

Sabato 5 febbraio 2011   ore 19.00

(dopo la S. Messa serale della Parrocchia dell’Immacolata)

Sala riunioni
dell’Istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue
Via G.B. Vico 38 - Latina

Incontri successivi
-          05.03.2011 - “Sacralità ed indisponibilità della vita” -    Fernando Petrone – AMCI Latina

martedì 1 febbraio 2011

GAETA(LT) nuovo Comandante per Nave Scuola “Giorgio Cini”

 LO SAI CHE...

PASSAGGIO DI CONSEGNE NAVE SCUOLA “GIORGIO CINI”

La Nave Scuola “Giorgio Cini” ha un nuovo Comandante.  in data odierna alla presenza del Comandante della Stazione Navale di Addestramento della Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, Magg. Matteo Guerra, si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne del Comando della Nave Scuola “Giorgio Cini” tra il Ten. Michele Petrone e il nuovo Comandante Ten. Alessio Sannino. La cerimonia, svoltasi sul ponte lance della Nave Scuola, vuole rinsaldare le tradizioni e i valori degli uomini di mare in Fiamme Gialle e rendere solenne un momento particolarmente significativo per l’Ammiraglia del Corpo e per tutta la Scuola Nautica.
La Nave Scuola “Giorgio Cini” è la nave ammiraglia del Servizio Navale della Guardia di Finanza. Su di essa si sono formate intere generazioni di finanzieri di mare. Oggi, nello specchio acqueo del porticciolo Santa Maria che si staglia ai piedi dello splendido quartiere medievale della città e precisamente  sul ponte della nave Scuola è avvenuto nel tradizionale spirito marinaresco il passaggio di consegne tra il Ten Michele Petrone (cedente) e il Ten. Alessio Sannino (subentrante) appena giunto dalla Stazione Navale di Manovra di Messina.
La nave scuola “Giorgio Cini” così chiamata dall’omonima fondazione che ne ha fatto dono alla Guardia di Finanza è preposta all’educazione marinara dei finanzieri appartenenti a qualsiasi categoria (ufficiali, ispettori, finanzieri) che frequentano i vari corsi che si svolgono presso la Scuola Nautica di Gaeta. Essa può ospitare 107 militari, tra allievi in addestramento ed equipaggio, e può raggiungere una velocità di 14 nodi. E’ lunga 54 metri e larga 10 ed ha un dislocamento di 80 tonnellate. La nave è dotata delle più sofisticate apparecchiature di navigazione elettronica ed inerziale, essa ha toccato numerosissimi porti nazionali ed internazionali quali Nizza, Atene Istambul, Porto Said, Alessandria d’Egitto, Odessa ecc.
Un augurio va formulato al nuovo Comandante che comunque porterà con la sua nave  La Scuola Nautica e la città di Gaeta che da più di 40 anni ospita questo prestigioso Istituto d’Istruzione in giro per l’intero Mar Mediterraneo.

Rete per la Legalità sbarca a Formia(lt)

LO SAI CHE...
numero verde
800900767 
La Rete per la Legalità sbarca a Formia per assistere le vittime del racket
Lo sportello, gestito dall’associazione Insieme per la Legalità, coprirà da Terracina a Minturno.
    È notizia di questi giorni l’apertura nel pieno centro di Formia, in via Mamurra 4, di uno sportello antiusura gestito dalla neonata associazione Insieme per la Legalità, già parte della Rete per la Legalità, recentemente istituita a Palazzo Madama su base assolutamente bipartisan. 
   Contro l’usura ed il racket, Insieme per la Legalità ad oggi è già in rete con SOS Impresa, l’Ambulatorio Antiusura di Roma, Rete Legale Etica, Fondazione Nashak di Teggiano, Coordinamento Libero Grassi e decine di altre associazioni impegnate nel campo della promozione della legalità e della prevenzione e contrasto al racket e all’usura.

   L’iniziativa mira ad assistere le vittime, principalmente imprenditori e commercianti, finite nel vortice di questo scabroso fenomeno dello strozzinaggio, ancor più dilagante in questi anni di crisi economica. Come evidenziato nel recente rapporto di SOS Impresa, infatti, nella sola regione Lazio sarebbero 23mila le attività afflitte dal flagello del racket, circa un terzo del totale. Numeri impressionanti per un fenomeno che nel nostro comprensorio conta un voluminoso giro d’affari (e di vite) e prolifera in città a vocazione fortemente commerciale quali Formia e Terracina, mentre presenta solide basi nei comuni di Minturno, Castelforte e SS. Cosma e Damiano, adiacenti al territorio campano dove è consolidata la regia di molte operazioni di riciclaggio e investimento destinate al basso Lazio.   
   A pochi giorni dall’apertura, gli operatori del centro - che possono avvalersi del servizio e della professionalità di avvocati penalisti, civilisti, psicologi e esperti bancari - hanno già registrato diverse richieste di assistenza provenienti da diverse località del territorio sud pontino. Obiettivo primario è quello di incrementare il numero di tali utenti e radicarsi rapidamente nell’area di competenza, garantendo la massima discrezione e incisività con cui vengono trattati i singoli casi. A tal fine è disponibile un numero verde nazionale (800900767) che provvederà a smistare le richieste di assistenza ai vari presidi territoriali tra cui, appunto, quello nato a Formia che coprirà il territorio del basso Lazio da Terracina a Minturno.