giovedì 27 marzo 2014

Rilancio della PESCA nel GOLFO e sulle ISOLE

Rilancio della PESCA nel GOLFO e sulle ISOLE
Tre nuovi bandi da 1 milione e 800 mila euro del FEP
Un comunicato stampa dell’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci anticipa il via libera della Regione Lazio a tre nuovi bandi pubblici per il rilancio della pesca sostenuto dal Fondo Europeo per la Pesca (FEP).L’assessore Ricci nella sua breve note precisa che i bandi regionali, con 1 milione e 800 mila euro, sosterranno i progetti per incentivare investimenti produttivi nell’acquacoltura, nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici e nei servizi offerti nei porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca.               Il Golfo di Gaeta e le Isole Ponziane si preparino a progettare il futuro della pesca e dell’acquacoltura.          Ed in particolare è previsto:
1)  Un contributo di 350 mila euro verso le imprese che operano nel settore dell’acquacoltura per interventi a favore della costruzione, l’ampliamento e l’ammodernamento degli impianti di acquacoltura in acque dolci, salmastre o marine collocati sulla terraferma o a mare.2)  Un sostegno complessivo 632 mila euro per progetti volti a sviluppare e a valorizzare la filiera ittica all’interno dei nostri territori. Saranno a tal proposito finanziati i progetti per l’acquisto di macchinari e attrezzature degli impianti di trasformazione o di commercializzazione del pescato e le spese per il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e ambientali e dei sistemi di produzione.

3)  Una dotazione finanziaria di 813 mila euro a sostegno di importanti progetti di investimento per il miglioramento dei porti, dei luoghi di sbarco e dei ripari di pesca esistenti.
Ammessi al finanziamento, quindi, anche i progetti relativi alla messa in sicurezza delle banchine, la costruzione e l’ammodernamento delle sale per le aste, i progetti collettivi di fornitura di carburante, di ghiaccio e di energia, gli interventi tesi a ridurre i rigetti al mare e alla costruzione, o ammodernamento, di piccoli ripari di pesca finalizzati a migliorare la sicurezza dei pescatori.
L’assessore Ricci conclude dicendo che: “L’aiuto concesso sarà fino al 60% per le richieste d’investimento giunte dai soggetti privati e fino al 100% per i soggetti pubblici”.

venerdì 6 dicembre 2013

a Montecitorio in DIFESA DEL SETTORE AGROALIMENTARE (vedi tirrenocronaca)

a Montecitorio in DIFESA DEL SETTORE AGROALIMENTARE

MEROLLA A MONTECITORIO CON LA COLDIRETTI IN DIFESA DEL SETTORE AGROALIMENTARE Cisterna si schiera al fianco degli agricoltori impegnati sul doppio fronte del Brennero e di Piazza Montecitorio con la Coldiretti in difesa del "made in Italy". Scopo dell'iniziativa la difesa dell'economia e lavoro locali e nazionali dalle importazioni di bassa qualit che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Ieri mattina il sindaco Merolla ha protestato insieme a centinaia di suoi omologhi, sindacalisti, a molti parlamentari ed altri rappresentanti delle istituzioni, di fronte la sede della Camera dei deputati nella manifestazione in difesa delle rivendicazioni della Coldiretti e di tutti gli agricoltori ed allevatori italiani. "E' stata una grande ed importante mobilitazione - ha detto Merolla - a cui Cisterna non poteva mancare. La nostra citt ed il nostro territorio tanto devono e tanto hanno dato al settore agroalimentare, contribuendo non solo allo sviluppo dell'economia locale ma anche a quella nazionale ed internazionale, basti pensare al kiwi. Ma ora anche messa a repentaglio l'immagine del "made in Italy" e soprattutto il diritto all'informazione e tutela del consumatore contro le imitazioni che giungono dall'estero. Per questo, insieme a tanti altri sindaci d'Italia e pontini, oltre che a rappresentanti sindacali e ad agricoltori, ho rappresentato Cisterna ed il suo impegno in difesa dei diritti del settore e di tanti imprenditori che con sacrificio e seriet hanno contribuito al prestigio del "made in Italy" nel mondo".

Minturno(LT),incontro con l'Atronauta Paolo Nespoli

Il giorno 11 Dicembre 2013, nell’aula magna del Liceo Scientifico “L.B. Alberti” di Minturno, il Dirigente scolastico Amato POLIDORO, d’intesa con l’associazione culturale “IMMAGINA”, saluterà ed accoglierà , in un sensazionale incontro, alle ore 10,30, Paolo Nespoli , astronauta, ingegnere ed ufficiale dell’ Esercito italiano. Il 15 Dicembre 2010, Nespoli ha fatto parte di una spedizione spaziale organizzata dall’ ESA , Ente Spaziale Europeo, come ingegnere di volo. Dopo ben 157 giorni trascorsi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, il 23 maggio 2011, alle ore 4,27 (ora italiana) è rientrato sulla terra a bordo della Sojuz, insieme al russo Dmitri Kondratyev ed alla statunitense Catherine Coleman, atterrando nelle steppe del Kazakistan, concludendo la missione, Exposition 27, con pieno successo. Paolo Nespoli ha scritto un libro, edito da Mondadori, dal titolo : “Dall’alto i problemi sembrano più piccoli”, in cui racconta la sua esperienza nello spazio e le lezioni di vita che ne ha ricavato. Il libro è stato presentato il 13 ottobre 2012, in una conferenza stampa a Milano. Nespoli ha inoltre ispirato alla scrittrice fiorentina Oriana Fallaci, il personaggio di Angelo, protagonista del romanzo : “ Insciallah”. A questo straordinario evento, unico nel suo genere nel nostro territorio, saranno presenti , oltre agli studenti del Liceo Alberti, numerose autorità e delegazioni di studenti provenienti da altre scuole.

martedì 30 ottobre 2012

Sulla DISLESSIA

DISLESSIA, IDO: MODA DELLE EPIDEMIE, LE CIFRE CALERANNO
CASTELBIANCO: "OTTO ANNI FA RIGUARDO' L'ADHD, OGGI I DSA".
(DIRE - Notiziario minori) Roma, 30 ott. - "Creare allarmi ingiustificati in Italia a volte e' una moda. Otto anni fa riguardo' la sindrome da iperattivita', Adhd, oggi invece siamo di fronte a una nuova epidemia: la dislessia". Ad affermarlo e' il direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), Federico Bianchi di Castelbianco, che al XV convegno nazionale, in programma sabato 10 novembre a Roma e dedicato al tema dei Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa) e del ruolo della scuola, parlera' di 'Dislessie', "essendo tante e diverse le cause che possono scatenare una stessa difficolta'".
Nel 2004 si sosteneva che "il 4% della popolazione italiana avesse un problema di Adhd - ha proseguito lo psicoterapeuta - e allora trovammo complicato e poco accettabile il fatto che la diagnosi venisse effettuata tramite questionari da cui poi scaturivano valutazioni che avrebbero portato alla somministrazione di farmaci ai bambini. Fortunatamente, dopo tanti confronti e scontri - ha poi precisato - la percentuale di bambini iperattivi calo' miracolosamente dal 4% all'1%, dato che per l'IdO resta comunque molto improbabile". Secondo Castelbianco "lo stesso accadra' per i dislessici. E anche in questo caso - ha aggiunto - son sicuro che le cifre e le percentuali caleranno notevolmente, almeno dal 10% generico al 2% mirato, se amplieremo la modalita' con cui sviluppare le diagnosi, ma soprattutto se la scuola riprendera' il proprio ruolo pedagogico. Contiamo al piu' presto - ha sottolineato il direttore dell'IdO - sull'abbandono di questa etichetta di malattia ad origine genetica diffusa, che sta causando attualmente e produrra' seri danni anche in futuro per tutte quelle persone che dovranno lottare contro il fantasma di una malattia peraltro mai confermata". Il convegno dell'IdO, in programma a Roma sabato 10 novembre dalle ore 9 alle 18 presso l'Istituto comprensivo Regina Elena in Via Puglie n. 4, "riportera' al centro del dibattito sia le modalita' di approccio terapeutico e diagnostico, che una visione particolareggiata delle problematiche che si celano dietro la dislessia con uno sguardo attento - ha concluso lo psicoterapeuta - sui modelli eziologici che causano questa difficolta'". La giornata sara' strutturata in due momenti: gli interventi della mattina si focalizzeranno sugli aspetti scientifici e clinici sui Dsa, mentre quelli pomeridiani approfondiranno l'importanza del ruolo della scuola negli apprendimenti. Per partecipare al convegno e' necessario accreditarsi scrivendo all'indirizzo email convegno@ortofonologia.it o inviando un fax al numero 06.45.499.549.
(Wel/ Dire)

domenica 5 agosto 2012

Sos sagre e feste paesane estive

Sos sagre e feste paesane estive, lo Sportello dei Diritti chiede che le autorità vigilino sulla vendita di alimenti. Consigli di sicurezza per le sagre alimentari
Agosto è arrivato e con esso una vera e propria prorompente esplosione di sagre e feste paesane su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud nel Paese, che non sono immuni da problemi connessi con la sicurezza dei consumatori sia di natura per così dire salutistica che per il rischio cogente di frodi alimentari.
Non solo la tradizione, che in molte località d’Italia ci consente di assaggiare gli autentici sapori e i prodotti autoctoni, ma troppo spesso si manifesta come una moda dilagante conseguenza di una logica di profitto a discapito della qualità, dello stesso folclore e del gusto e che a tal fine va in danno di quell’italiano su tre che secondo la Coldiretti affolla le vie di paesi e località nostrane alla ricerca di prodotti e cibi tipici del luogo con un occhio di riguardo anche al portafoglio.
Da una parte, vi è quindi l’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, dall'altro la progressiva riduzione della quota di spesa delle famiglie dedicata all'alimentazione.
Ma se i presupposti sono questi, le cronache estive ci rimandano a notizie di segno opposto con epiloghi che appaiono sui giornali tra lamentele e finanche a intossicazioni di massa varie perché troppo spesso gli organizzatori di sagre e feste contadini non solo non utilizzano prodotti locali o tipici o adottano alimenti di scarsa qualità, ma non seguono alla lettera le normative igienico sanitarie che in queste occasioni dovrebbero invece costituire il “vangelo” per chi offre del cibo in quantità elevate e solo per un paio, massimo tre giorni per la durata delle manifestazioni.
Gli esempi sono molteplici: dalla vendita di alimenti provenienti dai normali circuiti commerciali spacciati per prodotti locali provenienti dal "contadino" sino alla più pericolosa messa in commercio di alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione.
Dato che non è semplice individuare quali siano le sagre che offrono alimenti corrispondenti a quelli reclamizzati e date le masse di cittadini che si spostano per le ferie estive anche per degustare i prodotti tradizionali attenti anche ai cordoni del portamonete non resta a Giovanni D’Agata fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che offrire alcuni consigli utili per non essere frodati e per non avere spiacevoli sorprese di natura gastrointestinale, oltreché invitare le autorità di vigilanza alimentare a  partire dalle ASL sino ai Nas dei Carabinieri ad effettuare controlli a tappeto su ogni manifestazione enogastronomica del territorio nazionale.
Come per tutti gli acquisti alimentari occorre pertanto tener presente alcuni indicatori al fine di evitare di acquistare alimenti di scarsa qualità o, nei casi peggiori, addirittura potenzialmente pericolosi per la salute.
Alcuni imprenditori che effettuano la vendita diretta non sono tenuti, in relazione al regime fiscale a cui sono sottoposti, al rilascio dello scontrino fiscale, documento fondamentale per dimostrare l’avvenuto acquisto di un prodotto e risalire alla ragione sociale del venditore.
Nell’avvicinarsi ad un banco di vendita è quindi importante accertarsi della presenza di indicazioni inerenti il venditore: l’esposizione di cartelli riportanti la denominazione d’impresa e la sede legale sono elementi di base che garantiscono al cittadino di sapere da chi acquista.
In alcuni casi i venditori per pubblicizzare il proprio nome mettono a disposizione biglietti da visita che, nel caso di acquisto di prodotti sfusi che non riportano l’etichettatura e in assenza di scontrino fiscale, può essere utile prendere per disporre di un riferimento per eventuali reclami.
Altrettanto importante è valutare le modalità di esposizione degli alimenti: la mancata protezione dalla luce solare diretta e dagli insetti o la presenza di salumi o formaggi conservati fuori da banchi frigoriferi ed esposti a temperature che nel periodo estivo possono superare i 30°C sono da evitare per le possibili alterazioni legate alla denaturazione di alcune sostanze contenute nell’alimento stesso ed allo sviluppo della flora microbica. Sussiste anche per la vendita su aree mercatali l’obbligo di presenza dell’etichettatura: anche per la vendita diretta dal produttore devono essere fornite le indicazioni previste dal D.lgs. n. 109/1992. Prima di acquistare occorrerebbe pertanto verificare la presenza su di un etichetta, su un cartello o su un registro a disposizione del cliente, almeno:
· la denominazione di vendita (di che prodotto si tratta);
· l’elenco degli ingredienti
· se si tratta di prodotti deperibili (es. salumi freschi) le modalità di conservazione.
Se non si rispettano almeno questi requisiti, è utile segnalare all’autorità di vigilanza gli abusi che possono comportare la sospensione immediata della vendita dei prodotti oltreché sanzioni salatissime.