martedì 20 marzo 2012

LO SVILUPPO DEI GAC A MINTURNO

LO SVILUPPO DEI GAC A MINTURNO    -  INDIVIDUAZIONE DI UN MODELLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PER LA GESTIONE INTEGRATA DELL’AMBIENTE E DELLA PESCA

                                                                            a cura del dott. Erminio Di Nora
                                                                                  www.erminiodinora.com
1. Premessa
La fascia costiera riveste un ruolo di estrema importanza per la moltitudine di fenomeni biologici che la caratterizzano e per la pressione antropica a cui è sottoposta, sia direttamente che indirettamente ( fiume Garigliano, scarichi a mare, inquinamento biologico ).
 La crescente antropizzazione delle coste, l’estensione dell’agricoltura e delle zootecnie intensive, il processo di industrializzazione progressiva, il forte sviluppo delle attività turistiche, l'erosione delle coste, l'irrazionale sfruttamento delle risorse, sono tutti processi che alterano l'equilibrio della fascia costiera.
Inoltre l’ambiente costiero riveste una notevole importanza anche dal punto di vista socio-economico e da quello sanitario, in quanto vi si svolgono una gran numero di attività (industria, pesca, acquacoltura, turismo balneare e nautico, portualità, ecc.) che entrano spesso in conflitto tra loro, comportando talora gravi ripercussioni nei settori di volta in volta interessati.
Gestire la fascia costiera, nell'ottica dello sviluppo sostenibile, vuol dire armonizzare l'integrità dell'ecosistema con i processi e le attività economiche che insistono nelle zone marine costiere, e gestire situazioni conflittuali che nascono dalla sovrapposizione di interessi economici ed ecologici con caratteristiche spesso antitetiche.
Ciò richiede un approccio e una formazione multidisciplinare, ma soprattutto un rapporto uomo-mare che trovi il giusto equilibrio tra le diverse esigenze umane e la conservazione ambientale.
Lo sviluppo passa quindi attraverso un coordinamento socio-politico che deve vedere una stretta collaborazione con le Forze di Polizia, e nel caso specifico, affidando il coordinamento, come previsto dalle norme, alla Guardia Costiera, con opere di prevenzione e di educazione ambientale.
Un corretto programma di organizzazione del territorio applica le leggi cardine dell’ecologia moderna e soprattutto realizza il principio della contiguità nel mosaico territoriale di fasce soggette allo sfruttamento delle risorse e di zone coperte da tutela.
Oggi sta crescendo la determinazione che un buon uso di tale spazio vitale non può che discendere da un approccio “integrato”.
L’approccio integrato nella gestione è un tentativo di generare relazioni corrette tra le parti, escludendo quelle attività che causano più danni che reali benefici.
In questo scenario complesso, la pesca, la produzione ittica, il buon mantenimento degli approdi, la garanzia di un punto di attracco sicuro, il pescaturismo e l’ittiturismo, l’utilizzo organico delle aree parco, l’inserimento dei pescatori negli organismi di gestione della costa, la sbrurocratizzazione, giocano un ruolo centrale nell’ambito della fascia costiera, che vanno dal sovrasfruttamento alle modificate condizioni degli ecosistemi costieri.
Nel mondo della pesca va sempre più diffondendosi la consapevolezza che si tratta di un’attività soggetta non solo a regole economiche, ma soprattutto a regole ecologiche e che la prosperità delle imprese dipende dallo “stato di salute” e dalla disponibilità della risorsa.
Questa “regola” oggi viene maggiormente compresa dal mondo della pesca, ma ancora non molto dal “turismo predatorio”.
Una moderna gestione della fascia costiera deve infatti passare attraverso una saggia politica di conservazione delle risorse e del loro ambiente.
La "gestione" della fascia costiera in aree complesse come il Golfo di Gaeta appare un’esigenza sempre più pressante ed impellente; sebbene essa sia da più parti, richiesta ed auspicata, raramente si è provveduto ad attivare azioni concertate mirate ad un razionale utilizzo delle risorse e delle potenzialità della fascia costiera e ad una autoregolamentazione da parte degli operatori del comparto marino.
Una corretta gestione della fascia costiera può essere quindi realizzata solo possedendo il maggior numero di informazioni sulle varie componenti che interagiscono con essa e tra loro, ovvero sulla pesca, sullo stato delle acque, sul grado di antropizzazione della costa, sulla bionomia dei fondali, sulle fonti inquinanti, sulle zone protette, sugli strumenti urbanistici, sull’impatto del turismo e sulla maricoltura eventualmente praticata.
A fronte di questo stato, il presente progetto ha come fine ultimo quello di proporre per un significativo tratto costiero, un sistema di gestione integrato della fascia costiera che possa favorire una razionalizzazione delle attività presenti per renderle compatibili con le esigenze della collettività locale, soprattutto valorizzando il Comune di Minturno e le sue bellezze attraverso il binomio mare-collina, e facendo in modo che coloro i quali desiderano optare per risiedere in questo Comune, abbiano a disposizione tutti i servizi per prendere anche la via del mare.
Non si può quindi prescindere dal ripristino della foce del fiume Garigliano, chiedendo al Ministero degli Interni un presidio delle Forze di Polizia presso lo stesso sito, valorizzando la portualità fluviale e i servizi connessi.
Anche se si tratta di un’area che ha un grande valore storico-culturale, la foce è stata oggetto di incidenti e di continui dragaggi per favorirne la navigabilità.
Ricordiamo infatti che i pescatori, non avendo Minturno un attracco protetto, sono costretti ad ormeggiare sul lungofiume, un’area per lo più abbandonata e soggetta anche a scorribande di vario genere.  Le giornate di pesca (lavoro ) sono quindi ridotte notevolmente, e questo non aiuta i giovani ad avvicinarsi a un mestiere che ha visto Minturno colonizzare anche il nord della Regione Lazio.
2. Area di interesse
Il tratto costiero oggetto di questa attività è quello compreso tra la foce del fiume e l’area che rientra nel Parco della Riviera di Ulisse. La fascia costiera presenta una varietà di ambienti, dai fondali sabbiosi, con presenza di posidonia a fondali rocciosi e ambienti sconnessi e pericolanti ( Monte d’Argento ).
Proprio queste caratteristiche hanno determinato la forte vocazione turistica delle aree in questione con conseguente densa urbanizzazione, usata solo stagionalmente, che determina una fascia costiera a terra edificata quasi senza soluzione di continuità..

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