giovedì 16 febbraio 2012

Antonio Verrecchia accolto sulla nave americana

Il cittadino gaetano ha raccontato dei giorni del sequestro
Si è svolto un incontro sulla nave americana «Mount Whitney» voluto dal Commander Officer Ted Williams che ha voluto incontrare Antonio Verrecchia e la sua famiglia per ascoltare la storia del sequestro e della liberazione del cittadino gaetano. Erano presenti sulla nave il comandante della Capitaneria di Porto Francesco Tomas, il comandante in seconda Nicola Latinista, il Capitano di Corvetta della Marina Militare Rocco Mesiano e il vice sindaco di Gaeta Salvatore Di Ciaccio. 
I presenti sono stati accolti sulla Mount Whitney a seguito di un invito espressamente rivolto dal Capitano Williams che ha voluto conoscere di persona Antonio Verrecchia ed ascoltare la sua vicenda.
“Nel corso dell'incontro, alla presenza di tutti gli ufficiali della nave americana, Antonio Verrecchia ha raccontato la storia del suo rapimento ad opera dei pirati somali ed ha risposto alle domande dei militari interessati a conoscere i dettagli tecnici e i risvolti umani di questa triste vicenda – afferma Salvatore Di Ciaccio - Inoltre, il capitano Williams ha fatto visitare la nave ad Antonio Verrecchia il quale ha molto apprezzato il gesto. Successivamente c’è stato uno scambio di doni e il capitano ha dato la massima disponibilità ad accogliere Verrecchia sulla nave quando lo desidera. Infine, i presenti dei corpi militari, ed anche il sottoscritto, hanno apprezzato l’invito del comandante della Mount Whitney ringraziandolo per la sensibilità espressa in questa occasione”.

venerdì 10 febbraio 2012

Come FRONTEGGIARE LE BASSE TEMPERATURE

FA FREDDO, ECCO IL DECALOGO DEL MINISTERO PER CAVARSELA
LE DIECI REGOLE PER FRONTEGGIARE LE BASSE TEMPERATURE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - Le ondate di freddo intenso, possono provocare problemi alla salute. Lo ricorda il ministero sul suo sito dove e' stato pubblicato un decaolgo ad hoc. "Oltre che l'incremento di sindromi influenzali, le basse temperature possono causare- spiega il ministero- anche una recrudescenza della sintomatologia di malattie croniche, specialmente dell'apparato respiratorio, cardiovascolare e muscolo scheletrico. Nelle condizioni piu' estreme, si possono verificare anche casi di ipotermia ed assideramento". Proprio per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie correlate alle basse temperature e al clima invernale estremamente rigido, "le autorita' e le istituzioni del nostro Paese si sono attivate per predisporre e mettere in atto adeguate misure di sorveglianza e prevenzione nei confronti delle fasce piu' deboli e disagiate della popolazione, come anziani, malati cronici, bambini, persone povere e senza tetto". A livello nazionale e' attivo il sistema di sorveglianza rapida sulla mortalita', in grado di intercettare e mettere in evidenza le possibili conseguenze sulla salute del clima rigido. Inoltre il Ministero della Salute ha messo a punto una guida ed un decalogo per prevenire e combattere gli effetti delle basse temperature sulla salute. Si tratta di alcune semplici regole per affrontare nel migliore dei modi il periodo piu' freddo dell'anno e proteggersi dai malanni dell'inverno.
Ecco cosa si deve e non si deve fare:
- Regolate la temperatura degli ambienti interni verificando che la stessa sia conforme agli standard consigliati e curate l'umidificazione degli ambienti di casa riempiendo le apposite vaschette dei radiatori: una casa troppo fredda e un'aria troppo secca possono costituire un'insidia per la salute. Puo' essere opportuno provvedere all'isolamento di porte e finestre, riducendo gli spifferi con appositi nastri o altro materiale isolante;
- Abbiate cura di aerare correttamente i locali: l'intossicazione da monossido di carbonio e' assai frequente e puo' avere conseguenze mortali;
- Se usate stufe elettriche o altre fonti di calore (come la borsa di acqua calda) evitate il contatto ravvicinato con le mani o altre parti del corpo;
- Prestate particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea;
- Mantenete contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) e verificate che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali. Segnalate ai servizi sociali la presenza di senzatetto, in condizioni di difficolta';
- Assumete pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitate gli alcolici perche' non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo;
- Uscite nelle ore meno fredde della giornata: evitate, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie;
- Indossate vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, ed un caldo soprabito, sono ottimi ausili contro il freddo Proteggetevi dagli sbalzi di temperatura quando passate da un ambiente caldo ad uno freddo e viceversa;
- Se viaggiate in automobile non dimenticate di portare con voi coperte e bevande calde.(Ami/ Dire)

giovedì 9 febbraio 2012

Come tutelare il Golfo di GAETA

COMITATO INTERCOMUNALE
A TUTELA DEL GOLFO DI GAETA
- Documento comune -
La prospettiva della delocalizzazione di un pontile per scopi petroliferi nel Golfo di Gaeta ha fatto emergere una domanda di salvaguardia del nostro territorio, che non ha trovato, a nostro modo di vedere, un'adeguata risposta da parte delle amministrazioni comunali. Abbiamo avvertito, dunque, una spinta a coinvolgere  un numero sempre più ampio e rappresentativo di realtà associative ed economiche locali per costituirci come comitato, nella convinzione che la “questione pontile” rappresenti soltanto un campanello di allarme, un'esortazione all'impegno, diretta a tutte le forze civiche, per una tutela a più ampio raggio del patrimonio ambientale e della vocazione turistica della nostra zona.   Siamo dell'avviso che il perseguimento di un chiaro progetto di valorizzazione delle nostre risorse ambientali e di accrescimento della loro capacità di richiamo turistico sia l'unica strada per un corretto sviluppo economico del nostro territorio e che non sia opportuno contraddire a questo progetto con decisioni incoerenti, che minacciano seriamente, ad un tempo, la salute dei nostri concittadini e dei nostri turisti, nonché il fascino e la bellezza delle nostre terre.
I nostri obiettivi:

Vogliamo, per ora, partire da pochi obiettivi concreti:

1.      Informare e coinvolgere la cittadinanza, anche attraverso il ricorso a strumenti partecipativi quali il referendum consultivo (nei comuni in cui è previsto dallo Statuto), nella scelta “epocale” che le nostre Amministrazioni e l’Autorità Portuale stanno intraprendendo e, quindi, impedire il potenziamento del pontile e sollecitare le autorità competenti ad un concreto depotenziamento di tutte le strutture dell’Eni, per l’elevato rischio che esse rappresentano con la loro diretta prossimità ai centri abitati di Gaeta e Formia.
2.      Chiedere alle amministrazioni comunali e a tutte le autorità competenti maggiori informazioni sulla esistenza, per l’Area di stoccaggio idrocarburi, del Piano di emergenza esterno (ai sensi del Decreto Ministeriale 24 luglio 2009, n. 139 “Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterni, ai sensi dell'articolo 20, comma 6, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334”) , e che tale piano venga posto a conoscenza della popolazione.
3.      Farci portavoce presso la Capitaneria di Porto, l’Autorità portuale, le amministrazioni comunali del Golfo, della esigenza del varo di un vero e proprio piano regolatore dei porti turistici.
4.      Chiedere che venga rispettata la delibera della Giunta Regionale di istituzione dell’area sensibile del Golfo di Gaeta, definitivamente approvata in data 19 febbraio 2010.
5.      Chiedere che si attui una pianificazione territoriale del Golfo e un tavolo della trasparenza che  comprenda tutti i soggetti interessati, in modo che tutte le attività, commerciali e turistiche, possano trovare una loro ragion d’essere e vengano inserite in un quadro funzionale più ampio nell’economia sostenibile dell’intera area.
6.      Attuare una politica partecipativa su tutte le questioni che coinvolgono strettamente l’habitat nel quale i cittadini vivono.

domenica 5 febbraio 2012

Roccasecca dei Volsci (LT),bloccati gli agricoltori per la nevicata

Sull’emergenza neve a Roccasecca dei Volsci vanno fatte alcune riflessioni se l’intervento sia stato efficiente o meno. Da tre giorni gli abitanti delle frazioni montane, Lucerna e loc. Croce di Sonnino (dal 3 febbraio ad oggi) hanno lavorato con i propri mezzi per sgomberare le strade dall’abbondante neve, ma soprattutto dagli alberi caduti, interrompendo in più punti sia la viabilità che la distribuzione dell’energia elettrica. Le linee elettriche che hanno riportato interruzioni sono state oggetto di interventi, tutt’ora in atto, da parte di diverse squadre di operai dell’Enel.
Un plauso,da parte della Associazione 'Voler bene a Roccasecca', va ai Volontari della Protezione Civile G.I.P., al Vigile Comunale, e ai residenti delle località interessate dalla calamità. Un particolare ringraziamento va alla Provincia di LT per l’invio di proprie squadre e mezzi spargisale e alla Prefettura che ha, da sola, svolto il coordinamento delle operazioni di bonifica e il collegamento con tutte le Istituzioni interessate. Ancora oggi gli allevatori della Montagna non riescono a trasferire il latte alla lavorazione. Si chiede,pertanto, più attenzione per la tutela delle attività produttive dell’Agricoltura e della Zootecnia, tipici del nostro Paese. L’invito che Vi rivolgiamo è che almeno vengano rimborsate le spese sostenute dai residenti della montagna, per lo spostamento dei mezzi e che, ci si attivi per chiedere lo stato di calamità, oltre a provvedere alla messa in sicurezza degli alberi caduti.
Un particolare della nevicata. 

venerdì 3 febbraio 2012

Un sermonetano candidato al Premio Oscar

È uscito nelle sale il film di Martin Scorsese “Hugo Cabret”, tutto in 3D e candidato a 11 premi Oscar. Tra le nomination, anche quella per migliori effetti visivi, che sono stati curati, tra gli altri, da Augusto Lombardi, cittadino di Sermoneta, presso lo studio Pixomondo in Germania. “Un anno fa – spiega – quando lavoravo a questa produzione non avrei immaginato che ci sarebbero state così tante nomination, staremo a vedere”.
Per Hugo Cabret Augusto Lombardi si è occupato dello studio di effetti digitali. “La sfida in questo caso particolare è stata ardua perché il regista Martin Scorsese, famoso per la cura dei dettagli, ha preteso da noi artisti degli effetti speciali che anche elementi come il vapore o il fumo di un comignolo avessero forme e movimenti più vicini a quelli delle illustrazioni delle fiabe, piuttosto che ai vari effetti visti fino ad ora al cinema. Tutto ciò nel mio caso ha comportato una ricerca di stile molto accurata da una parte e, dall'altra, uno sviluppo di nuove tecniche per muovere elementi in fluidodinamica come non si erano mai visti. Come se non bastasse tutto il film è stato girato in stereoscopia, con le stesse tecniche di Avatar, quindi la complessità dello sviluppo degli effetti si è raddoppiata in quanto questo tipo particolare di tecnica richiede molto più lavoro in tutte le fasi tipiche della lavorazione, il tutto però va a beneficio del risultato finale che è di gran lunga più coinvolgente”. E, a coronamento di un lavoro così arduo, la candidatura all'Oscar insieme a tutto il suo team.
Augusto, che ha già curato gli effetti speciali di Planet 51 della Pixar e tante campagne pubblicitarie, tra cui la celeberrima “particella di sodio” dell'acqua Lete, dopo una lunga esperienza a Latina ha deciso di trasferirsi all'estero. “Fuori dall'Italia questo mestiere viene impostato con maggiore organizzazione su tutti i livelli: c'è meritocrazia, chiarezza sin dall'inizio, efficienza dei pagamenti, apertura alla contrattazione e budget maggiori. Nonostante tutto l'Italia dà una formazione professionale che gli altri paesi non riescono a dare, in Italia devi saper fare tutto ed in poco tempo, abbiamo poche risorse ma tanta fantasia, è la classica sfida che ci porta ad inventare spesso e volentieri soluzioni che poi gli altri copiano”.
Ma Augusto, che ora lavora a Londra nello studio Passion Pictures, porta sempre Sermoneta nel cuore: “Mi manca il clima soleggiato ed i sapori tipici delle nostre zone, diciamo che tutto quello che non si può passare tramite internet”.
Qual è il consiglio da dare ai giovani affinché realizzino i loro sogni? “Dico una frase non mia: la prima cosa da fare per realizzare i propri sogni è svegliarsi. La seconda, la aggiungo io, è darsi da fare perché nella vita niente è gratis”.
“Sono orgogliosa di Augusto Lombardi – spiega il Sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli – che sta dimostrando il suo valore al mondo. Mi auguro che possa coronare il suo sogno più grande, l'Oscar, e di continuare a crescere professionalmente. Sono certa che Augusto possa essere un modello da seguire per tutti i giovani armati di volontà, tenacia e talento. In bocca al lupo per la sua carriera, Sermoneta è fiera del suo concittadino”.