domenica 11 marzo 2012

SOS DALL'ISOLA DI PONZA

 SOS DALL'ISOLA DI PONZA 
 
APPELLO ALLE FORZE POLITICHE PROVINCIALI

UN IMPEGNO POLITICO PER PONZA 
LETTERA APERTA A TUTTI I SEGRETARI PROVINCIALI  DEI PARTITI POLITICI NAZIONALI
Da molto tempo, la Politica, è assente dal nostro territorio; la POLITICA dei progetti che nascono dal basso, nelle sedi dei coordinamenti locali dei Partiti, vengono sintetizzati nelle segreterie Provinciali per poi trovare soluzioni legislative e finanziarie a livello Regionale.  Da questa coerente azione politica a vari livelli vennero fuori le leggi Regionali per le isole Ponziane del 1978 e poi del 1991, leggi che programmarono e finanziarono uno sviluppo attraverso la risoluzione di tutta una serie di problemi strutturali.  Almeno da venti anni questo filo diretto, politica-territori e soprattutto con i territori delle nostre isole si è interrotto e questa assenza  ha generato un disastro dal punto vista economico, sociale ed istituzionale.  I tentativi unilaterali da parte delle istituzioni continentali, di condurre le isole minori a diventare,  avamposti per la protezione ambientale, hanno prodotto provvedimenti e leggi,  che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, perché non c’è stata un’opera di coinvolgimento  della popolazione, integrando, adeguando e valorizzando le attività economiche sin qui sviluppate dai residenti.   Noi siamo convinti che per salvare le isole minori dal definitivo abbandono si debba partire dalla salvaguardia di una residenza stabile e continuativa per tutto l’anno.  Questi cittadini che vogliono continuare a vivere nelle isole, vanno protetti come si vogliono proteggere la fauna migratoria e la flora autoctona. Anzi, noi siamo convinti che bisogna proprio partire da questo nocciolo duro di cittadini, che eroicamente continuano a vivere sulle isole per ripensare un nuovo modello di sviluppo socio-economico sostenibile. Ripensare, adeguare, valorizzare e sviluppare le attività economiche nelle isole deve essere compito della POLITICA per non lasciarla in mano agli  affaristi, agli speculatori peggio alla camorra.  La nostra isola sta vivendo, forse, il momento  più difficile dal dopoguerra ad oggi.                    Ne sono la testimonianza i sequestri dei pontili e poi le denunce ai noleggiatori, gli arresti di tre assessori e dello stesso sindaco, l’arrivo del commissario prefettizio,  i sequestri dei cantieri navali, il blocco totale dell’edilizia, le grandi sofferenze del settore ittico.   Tutte le attività sviluppate dai Ponzesi, sono messe in serio rischio di fallimento e noi non possiamo permetterci di assistere a questo fallimento. Non possiamo abbandonare una comunità di cittadini che almeno da duecento anni vivono su queste isole e hanno in qualche modo salvaguardato questi patrimoni dell’umanità alle generazioni future. A Ponza al contrario di altre zone turistiche, di pari livello, non si sono permesse colate di cemento armato, non si è permesso la cementificazione del Monte Guardia, con teleferiche panoramiche. I Ponzesi hanno impedito  tutto ciò, ma la nostra preoccupazione è altissima perché dal vuoto politico-amministrativo, dalla attuale crisi economica, non sappiamo cosa si nasconde “dietro l’angolo”: quali mire speculative,  peggio il fallimento dall’attuale sistema economico, oggi in mano dei ponzesi, potrebbe essere sostituito da investitori esterni, per trasformare queste isole in villaggi turistici esclusivi.Nei momenti difficili i popoli hanno trovato nell’Unità le energie per ripartire: i Comitati di Liberazione Nazionale, sono stati un esempio per rifondare dal basso uno stato democratico; ma anche ai tempi del pericolo del terrorismo ci sono stati i governi di Solidarietà Nazionale e ancora oggi in piena crisi economica, intorno al governo Monti, c’è una reale convergenza di idee e di azioni di gruppi politici fino ad ieri inconciliabili per traghettare l’Italia oltre la crisi.Ma a Ponza, anche in questo grave momento, la POLITICA rimane assente, il PARTITI sono assenti! A Ponza anche in questo grave momento non si riesce a trovare la coesione, non si riesce a trovare l’unità di intenti per governare l’isola, ripristinando legalità e giustizia, traghettando il vecchio modo di concepire l’economia e la vita sociale nel nuovo, per salvaguardare le isole  dal definitivo spopolamento e dalle deturpazioni.Il nostro appello è alla rinascita della POLITICA, è alla responsabilità da parte di tutti, cittadini di Ponza, Candidati, Partiti Politici Provinciali e Regionali, affinché si ritrovino i giusti valori ideali per l’UNITA’ POSSIBILE, per costituire una compagine amministrativa realmente maggioranza tra i cittadini, realmente autorevole e sostenuta dalla politica.Bisognerà sanare il bilancio comunale, bisognerà creare le condizioni organizzative per adeguarsi alle nuove offerte turistiche, bisognerà finanziare un progetto di sviluppo per risanare l’ambiente, per creare nuova occupazione, prendere iniziative mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, adeguare agli standard nazionali la qualità della vita dei residenti.Tutto questo ha bisogno della UNITA’ ISOLANA ma soprattutto ha bisogno del sostegno della grande POLITICA.
Monia Sciarra, Francesco Nocerino, Emilia Iodice, Civita Graziano, Isidoro Vitiello, Giuseppe Cristo, Antonella Vitiello, Silverio Botto
 Ponza 11/03/2012
-Comitatto Spontaneo  RINASCITA PER PONZA
Via Piana LE FORNA 04027 PONZA (LT)

Nessun commento:

Posta un commento