lunedì 20 giugno 2011

Campagna di informazione sulla sicurezza in edilizia

Indagine 2010 A.S.C.
84,4% i cantieri del Lazio che presentano almeno un’inadempienza
l’Associazione lancia una campagna di informazione sulla sicurezza in edilizia

Partirà domani, 21 giugno, e si concluderà a settembre, la campagna di informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza in edilizia promossa da A.S.C. - Associazione per la Sicurezza delle Costruzioni del Lazio.

Costituita nel 2009 dalle federazioni sindacali regionali dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, A.S.C. - libera associazione senza scopo di lucro - opera all’interno del sistema Edilcassa, al quale aderiscono cooperative, artigiani e PMI delle costruzioni del Lazio, con l’obiettivo di rafforzare la tutela, la sicurezza e la salute dei lavoratori del settore, sia all’interno del cantiere che in qualsiasi altro luogo di lavoro.

Ai nastri di partenza, la campagna di informazione sulla sicurezza in edilizia si articolerà in 30 assemblee con i lavoratori dei cantieri della regione, e prevederà la diffusione di materiali e opuscoli informativi, sopralluoghi preventivi in cantiere, sessioni di formazione rivolte ai lavoratori. Le assemblee, che si svolgeranno presso i cantieri coinvolgendone i lavoratori, verteranno sia sulla normativa in materia di sicurezza, a partire dal Testo Unico (D.lgs n.81/2008 e s.m.i.), che sull’applicazione delle norme di buona prassi, attraverso un confronto aperto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (R.L.S.T.) di A.S.C. e l’impiego di una metodologia semplice e diretta.

L’iniziativa nasce a seguito dello scenario emerso dai sopralluoghi effettuati nei cantieri del Lazio, aderenti al sistema Edilcassa, dai 6 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (R.L.S.T.), nei primi 12 mesi di attività dell’Associazione, ovvero dal 1° novembre 2009 al 31 dicembre 2010... 

mercoledì 15 giugno 2011

Incontro con i Comuni rivieraschi a Roma

Si è svolto in Via Parigi a Roma un incontro tra l'Assessore nal Turismo Zappalà e i responsabili del demanio marittimo della regione Lazio.
Sono stati invitati tutti e 24 i comuni rivieraschi ma pochi hanno aderito. I primi ad arrivare sono stati l'assessore al Demanio Antonio Ciano di Gaeta,il Sindaco di Ponza e la Dott. Giancotti per il comune di Ventotene. L'assessore Zappalà, uomo di esperienza politica ha parlato del Turismo nel Lazio, della campagna mediatica che sta proponendo in Italia con un proprio sito Web e presso 18 stazioni ferroviarie italiane con pannelli giganti che mostrano le bellezze della nostra regione invitando i turisti a visitarla. Campagna che nei prossimi mesi sarà ripetuta nei porti e negli aeroporti europei. "Una iniziativa molto interessante-dice Ciano- ma abbiamo bisogno di infrastrutture capaci di accogliere milioni di turisti e prezzi competitivi. Roma e il Lazio offrono paesaggi unici, spettacolari, laghi,chiese secolari,conventi da visitare, spiagge bellissime, siti archeologici di interesse mondiali,borghi medievali che, solo a vederli, fanno mozzare il fiato. Abbiamo siti demaniali inutilizzati, caserme, cinte murarie secolari da ristrutturare. Gaeta, grazie al federalismo Demaniale, ha chiesto al Demanio 81 beni, aspettiamo la firma dei decreti attuativi, che ritardano a venire. Si parla di ottobre, vogliamo essere ottimisti. Questi beni sono una ricchezza inestimabile per il nostro territorio e non parlo solo di Gaeta. Roma ha a disposizione centinaia di strutture: caserme,conventi, poligoni,teatri,siti archeologici che, da soli,  potrebbero dare lavoro a migliaia di giovani. A Gaeta, quando era governatore Marrazzo, con una operazione unica, siamo riusciti a portare sotto la giurisdizione della città la Caserma San'Angelo, la casina rossa, l'orto botanico borbonico, la palazzina degli ufficiali da adibire a sito per i parchi del Sud pontino e la chiesa di San Michele. Queste strutture dovevano essere ristrutturate. La regione deve spenderci 29 milioni di euro, ma tutto è fermo, speriamo che il commissario del parco si attivi per recuperare quel manufatto.Monte Orlando potrebbe rappresentare il bacino culturale e religioso dell'intero territorio, non solo di Gaeta. Ma tutto è fermo. Con Marrazzo ,tramite il Dott. Raniero de Filippis erano cominciati lavori oggi interrotti, la Chiesa di San Michele e la palazzina degli ufficiali erano state quasi ristrutturate, poi tutto si è fermato. L'erba cresce sta  divorando nuovamente il sito. Una vera catastrofe. Se abbiamo trovato nell'assessore Zappalà una persona intelligente e pratica la stessa cosa non possiamo dire  giunta Polverini. A Gaeta sono stati tolti 26 milioni di euro per il completamento della Ferrovia Formia Gaeta, noi li vogliamo. Sono stati stornati 2 milioni di Euro che ci erano stati assegnati dalla Litorale Spa, dovevano servire a rifare i marciapiedi di Via Bologna e di Via Fontania. La Litorale SPA è stata cancellata dalla giunta di destra. Vorrebbero chiuderci l'Ospedale Don Luigi Di Liegro, sono norizie allarmanti. La sanità in provincia di Latina è in pareggio, chiudessero le strutture in deficit che insistono su Roma, togliessero alle strutture private le sovvenzioni che la Regione Lazio elargisce. Abbiamo accolto con piacere dalla bocca dell'assessore Zappalà che entro luglio il Consiglio della Regione  approverà il PUA regionale dopodichè ogni comune potrà apportare variazioni.Questa è una notizia ottima, come abbiamo apportato modifiche al regolamento regionale del 15 luglio 2009 approvato dalla giunta Marrazzo, sperando che siano accolte. Comunque abbiamo instaurato un ottimo rapporto con L'assessore Zappalà, che ci ha comunicato anche la modifica al regolamento regionale per  i pontili di attracco che in questo momento assillano l'isola di Ponza.
                                                                                  Partito del Sud Gaeta
 

IL FERMO PESCA 2011

...E SE MANCASSERO LE RISORSE ?
Dalle banchine i pescatori lanciano il loro appello affinché il Governo stanzi i fondi necessari per garantire un fermo tecnico obbligatorio per tutti.
Si richiede costantemente di preservare e tutelare le risorse, e la strada del fermo pesca obbligatorio è la più corretta per sostenere il ripopolamento ittico e garantire il giusto riposo di tutto il “sistema mare”.
Non si può chiedere ai pescatori da un lato di fare uno sforzo guardando alla riconversione e applicando un regolamento comunitario spesso inadeguato per molte tipologie di pesca, e dall’altro lato non sostenere la categoria con un fermo biologico adeguato e finanziato.
Tanti i pescatori del Golfo di Gaeta che hanno suggerito un fermo che non sia di soli 30 giorni o poco più, anche perché le risorse, come abbiamo avuto modo di apprendere dalle relazioni dei più grandi ricercatori mondiali, sono ormai drasticamente diminuite, e molte specie sono prossime all’estinzione.
Senza un’adeguata programmazione socio-economica, dopo le spadare, le turbosoffianti, la piccola pesca costiera entro le tre miglia, questa potrebbe essere veramente l’ultima spiaggia.
Non possono essere 10 o 20 milioni di euro su scala nazionale a frenare il progetto di riconversione del comparto, e nemmeno è possibile immaginare di tornare al passato rendendo il fermo su scala volontaria per il Tirreno e obbligatorio solo per l’Adriatico.
Invito anche le Amministrazioni locali e provinciali a muoversi in questa direzione, sostenendo l’occupazione e la tutela del mare attraverso una programmazione che possa utilizzare le risorse messe in campo dai vari Ministeri quali Ambiente, Politiche Agricole, Lavoro, facendo in modo di attuare una politica di convergenza condivisa : tutela dell’ambiente e garanzia occupazionale.
Tante le Regioni che hanno chiesto un fermo che sia di 60 o addirittura 90 giorni, e questo proprio per coniugare il rimessaggio e l’adeguamento delle imbarcazioni da pesca e la formazione professionale alle esigenze di riposo biologico imposte dal “MARE”.
                                                                                                Erminio Di Nora

mercoledì 8 giugno 2011

Castelforte(LT),scompare Pasquale Coviello

            Ieri sera alle 22.00 nella sua casa di via Capo di Ripa, cuore del centro storico di Castelforte si è spento Pasquale Coviello, un castelfortese doc, uno di quei politici che ha sempre avuto il suo paese nel cuore. Mai aveva voluto lasciare la casa natia preferendo sottoporsi a lunghi viaggi per raggiungere giornalmente Latina o Roma da consigliere provinciale e regionale.
            Aveva 77 anni. Sposato con Anna Caenaro ha due figlie Maria e Flora.
            Diplomato Geometra apre il suo studio tecnico e si inserisce anche nel mondo della scuola come docente di materie tecniche. Negli anni sessanta è anche corrispondente del quotidiano romano “IL TEMPO” facendosi protagonista di varie battaglie.
            Già negli anni sessanta con il MSI diventa Consigliere Comunale di Castelforte proseguendo il suo impegno fino agli anni novanta. Contemporaneamente viene eletto Consigliere Provinciale e negli anni ottanta diventa Consigliere Regionale del Lazio.
            La sua attività politica resta legata alle battaglie contro la Centrale Termoelettrica e poi contro la Centrale Nucleare del Garigliano. E' protagonista della lotta a favore dell'unificazione tra i Comuni di Castelforte e Santi Cosma e Damiano. Da Consigliere Regionale riesce nel 1980 a far approvare una legge per l'indizione del primo referendum per l'unificazione dei due comuni degli aurunci.
            Quella della istituzione della Scuola Superiore a Castelforte, inizialmente sperimentale con sei indirizzi (classico, scientifico, artistico, tecnico per geometri, commerciale per ragionieri e magistrale) è una delle battaglie vinte insieme al sindaco Aldo Coletta e al parroco del tempo don Silvio Aniello.
            Ma Pasquale Civiello è stato anche un attivo e importante sindacalista tanto da giungere a occupare per vari anni il posto di segretario provinciale della CISNAL. La sua siglia sindacale aveva la maggioranza negli stabilimenti industriali che hanno segnato la storia del dopoguerra a Castelforte: la Manuli Autoadesivi e la Ceramica Galba.
            Personaggio conosciutissimo in tutta la provincia di Latina riesce ad approdare in Regione dove si fa conoscere e apprezzare per la passione e l'impegno con il quale difendeva gli interessi del territorio e particolarmente del suo paese d'origine.
            I funerali si terranno domani 9 giugno 2011 nella dell'Annunziata alle ore 10.00

DICHIARAZIONE DEL SINDACO GIANPIERO FORTE

            Con la scomparsa di Pasquale Coviello se ne va un pezzo di storia della nostra Città. Un uomo che nel corso della sua vita ha saputo esprimere, a volte anche con toni forti, tutto il suo viscerale attaccamento al territorio. Di certo ha segnato un'epoca importante e significativa della storia della nostra Città. Esprimo alla moglie, alle figlie e alla famiglia tutto il dolore mio personale e quello della cittadinanza che lo ricorda con gratitudine”.