AZIONI PER LA DIFESA DELLE AREE CASTANICOLE DEGLI AURUNCI DALLA VESPA CINESE.
La Direzione Regionale Agricoltura della Regione Lazio, Servizio Fitosanitario Regionale e Innovazione in Agricoltura, ha comunicato al Presidente della XVII Comunità Montana “Monti Aurunci”, Nicola Riccardelli, che nell’ambito del programma regionale di lotta biologica al Cinipide galligeno del castagno (la vespa cinese) è in corso di valutazione la zona degli Aurunci quale sito di lancio per l’anno 2012 del Torymus sinensis, l’antagonosta naturale del parassita cinese.
Nel mese di luglio il Presidente della XVII Comunità Montana, Nicola Riccardelli, aveva chiesto l’intervento dell’Assessorato Regionale alle Politiche Agricole per tutelare le aree castanicole presenti nel comprensorio degli Aurunci dai danni che stanno subendo a seguito della diffusione del parassita Cinipide galligeno del castagno. Un parassita vorace che sta compromettendo gravemente la produzione castanicola degli Aurunci soprattutto nel Comune di Spigno Saturnia ove annualmente, nel mese di ottobre, si svolge la sagra delle castagne spignesi, un prodotto tipico degli Aurunci.
La Regione Lazio, per consentire di lottare biologicamente il parassita Cinipide galligeno del castagno, ha finanziato l’apertura nel viterbese del primo centro di moltiplicazione e allevamento del Torymus sinensis nell’azienda sperimentale ARSIAL di Caprarola, per rendere autosufficiente il Lazio riguardo al reperimento dell’antagonista naturale del parassita cinese, per debellare la diffusione del parassita medesimo.
Il Presidente della XVII Comunità Montana, Nicola Riccardelli, evidenzia che l’attenzione della Regione per la difesa delle aree castanicole degli Aurunci dal parassita cinese costituisce un importante momento di cooperazione tra le istituzioni del territorio e la Regione medesima per valorizzare i prodotti tipici locali. In tale contesto le azioni di lotta biologica al parassita cinese, oltre ad essere l’unica strada percorribile per la difesa dei castagneti degli Aurunci, permetterà di salvaguardare la salute degli operatori agricoli garantendo nel contempo ai consumatori un prodotto salubre e di qualità.